Alla vigilia della costruzione del nuovo Città di Varese il suo era uno dei nomi più attesi e l’annuncio ufficiale di Donato Disabato è stato accolto con grande entusiasmo. Il centrocampista è pronto a ricambiare l’affetto, a distanza, dei tifosi: “Torno dove tutto è nato: Varese mi ha lanciato quando avevo 16 anni e ricordo ancora l’esordio in Coppa Italia contro la Pro Patria. È una grande emozione essere qui”.
Cosa ti ha spinto a tornare?
“Varese è la mia città e giocare per questi colori non ha nulla a che vedere con il giocare altrove. È una piazza bella, calda e stimolante; sono qui soprattutto per questo motivo e darò tutto me stesso per la causa biancorossa”.

Quali sono le tue prime impressioni sul gruppo?
“La società sta allestendo una bella rosa, anche se ovviamente ci vuole del tempo. Vedremo con il passare dei mesi dove potremo arrivare, ma se ascolteremo il mister andremo lontani”.

A proposito di Sassarini, come ti è sembrato il primo discorso pre-allenamento?
“Il mister vede un calcio propositivo, come piace a me, e penso che tutti noi siamo stati scelti perché le nostre qualità si sposano con la sua visione di gioco. Non vedo l’ora di cominciare e, come ho detto, potremo toglierci le nostre soddisfazioni”.

Matteo Carraro

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