Riceviamo e pubblichiamo. Qualche perplessità sul corso allenatori Uefa D…

Non è un periodo particolarmente brillante per il settore corsi della Figc in Lombardia. Ed il covid c’entra, come attenuante, ma non è evidentemente la sola motivazione di alcune disfunzioni del sistema. Di recente, infatti, le polemiche legate all’indizione del corso Uefa C online, i cui criteri di ammissione sostanzialmente totalmente differenti da quelli sinora usati, avevano dato qualche fastidio alla macchina che addestra i nuovi allenatori. Nel suo piccolo, però, quello che sta capitando ai 40 corsisti del bando n° 102 del 30 ottobre 2019, la licenza di allenatore dilettante regionale (licenza D ndr), rischia di assumere contorni anche più chiacchierati. Passi per la prima settimana di corso svolta a Faloppio in un’aula costantemente fredda, i 40 aspiranti allenatori dilettanti regionali, tutti ammessi dopo una severa (finalmente) disamina dei vari curricula pervenuti nonchè dopo aver anche superata una prova tecnica sul campo, ad oggi hanno ricevuto la poco entusiamante notizia che gli ultimi due esami dei 6 totali previsti per ottenere l’abilitazione, verranno fatti a settembre contrariamente a quanto annunciato alcune settimane fa allorquando era stato loro comunicato che il tutto avrebbe dovuto concludersi entro e non oltre il prossimo 5 luglio 2020. Ma procediamo per tappe. Il corso D, come da bando, era articolato in sei settimane di lavoro alternate a partire da fine gennaio 2020. Inizio previsto il 20 gennaio fine prevista il 4 aprile con le sessioni d’esame programmate per il 16,17,18 aprile 2020. Fatte tre settimane di aula, il covid ha costretto la Figc a sospendere il corso che dopo una lunga pausa è stato comunicato ai corsisti sarebbe ripreso, online, in data 20 aprile, per 6 settimane di fila, ogni sera, per due ore al giorno. Facendo due conti la fine è arrivata al 22 Maggio ovvero ben oltre la data prevista per fine corso, esami compresi. Nonostante il disagio organizzativo, appunto dovuto ai tempi tecnici piuttosto lunghi impiegati per mettere a punto le lezioni online, nessun corsista, che ricordiamo da bando è obbligato alla frequenza con un limitato monte ore di assenza (al massimo il 10% delle ore totale che sono circa 140 per l’intero corso), ha lamentato alcunchè, consapevole che fare un ulteriore sforzo per ottenere una abilitazione utile e necessaria valesse qualche altro sacrificio. Va sottolineato, a tale titolo, che all’atto dell’inizio del corso ogni singolo ammesso al corso versa subito l’intera quota pari a circa 700 euro. Quando però oggi è stato comunicato che gli utlimi due esami (carte federali e tecnica) si faranno a settembre, dopo che due settimane fa era stato comunicato che gli esami online si sarebbero tenuti tutti entro il 5 luglio con la sola precisazione che per quello di tecnica calcistica si attendevano delucidazioni dal “settore tecnico”, nel gruppo dei 40 maratoneti dell’infinito corso D riservato a residenti delle province di Varese e Como, è volato più di un qualche ruvido commento. Perchè aldilà dell’ulteriore dilazionamento della chiusura di un corso che viene fatto da chi lavora, ha spesso una famiglia e naturalmente allena, la precoccupazione dei “quaranta” è quella di non poter avere ancora alcuna abilitazione per l’inizio della prossima stagione e con essa alcuna deroga per poter sedere sulle panchine ove la passione, ben più che i modesti rimborsi spese, li spingono. Non solo. Alcuni corsisti avevano ed hanno in animo di prendere successivamente anche la licenza C per ottenere il patentino UEFA B. Ma senza il D è possibile non essere ammessi ai futuri corsi C, semprechè ce ne siano in programma a settembre. Insomma un pò di danno ed anche qualche beffa. Per chiarire i contorni di questo ulteriore intoppo verso una tortuosa strada di abilitazione, giusto per usare un eufemismo, il coordinamento su richiesta dei corsisti ha però previsto saggiamente per lunedì la possibilità di avere risposte direttamente da Luigi Tosi ovvero il presidente regionale AIAC (associazione allenatori calcio che cura per conto di FIGC il corso).  Una soluzione ragionevole, infatti, può essere alla portata, basta che si usi buonsenso e dialogo. Doti necessarie tanto fuori che dentro il campo, magari anche seduti su una panchina.
Un allenatore del corso…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui