Uno dei nuovi volti in casa Robur è quello di Andrea Colombo. Ovviamente il nuovo è solo per l’incarico che Andrea andrà a ricoprire, dato che in maglia gialloblu e sui campi da basket ha passato parecchi anni della sua vita da giocatore e altri da dirigente. Sarà il consigliere con delega alla prima squadra che è anche consono a quello fatto da Andrea nel recente passato, mentre Marco Osculati continuerà a seguire il settore giovanile.
“Sono contento di questo incarico – le prime parole di Colombo – Con la Robur sono in debito dato che per 25 anni è stata la mia seconda casa. Quando Popo Corti ha fatto un passo indietro, ho dato subito la mia disponibilità a ricoprire un ruolo di responsabilità all’interno della prima squadra. Ora devo dire che il momento è veramente intenso per via del mercato e devo dire che tra famiglia, lavoro e basket il tempo che rimane è praticamente è niente!”.

In questi giorni si parla tanto del prossimo allenatore gialloblu. Sai dirci qualcosa al riguardo?
“Spero che nel corso di questa settimana riusciremo a chiudere questa trattativa. Posso preannunciarvi che sarà un crack e sarà un top coach per la categoria. Di conseguenza, sarà un bel colpo per la Robur avere un personaggio del genere come capo allenatore. Di certo il compito che spetterà al nostro prossimo coach sarà quello di fare da trait d’union con Romano Pagani per far sì che la prima squadra diventi la prosecuzione di un percorso naturale che parte dal minibasket e arriva fino alla serie B”.

Invece, c’è qualche indizio in più per quanto riguarda i giocatori?
“Con Allegretti c’è già un’intesa di massima a proseguire il rapporto. Lui è la persona giusta sia a livello tecnico che a livello umano. Gergati è sotto contratto e Maruca tornerà a far parte della nostra squadra: anche con lui abbiamo raggiunto un’intesa di massima. Ci mancano due senior e nella scelta privilegeremo anche l’aspetto umano prima di quello tecnico. Sarebbe bello riportare alla base un giocatore come Ivanaj, ma vedremo quali saranno le evoluzioni di mercato. Assieme ai senior la nostra intenzione è di dare spazio al gruppo dei 2001 coi vari Iaquinta, Calzavara, Somaschini etc etc.”.

Insomma, una Robur che si preannuncia abbastanza “indigena”.
“L’obiettivo è quello di avere tanto entusiasmo e di avere una squadra che ricrei lo spirito Robur. Penso ci siano i presupposti per fare bene e speriamo di riuscire a riempire il Campus quando si potrà tornare a giocare. Al momento non vi sono vere e proprie direttive con una bozza di stagione che potrebbe partire a metà ottobre”.

Matteo Gallo

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