Cinque amici, una passione in comune, quella del calcio, come spesso accade tra ragazzi di paese che crescono rincorrendo un pallone e tifando la squadra di quartiere, ed una sera davanti ad una birra che mette un progetto sul bancone un po’ per gioco un po’ per scommessa.
“E se ci lanciassimo sul web parlando di calcio?”. Il Var sport è nato così, dopo il primo lockdown, con lo scopo di condividere storie del passato, non remoto, del gioco più amato e discusso al mondo, proprio come una semplice chiacchierata al bar tra amici. “I ragazzini di oggi non conoscono le sette sorelle, la Sampdoria in Champions, Roberto Baggio…e se glieli raccontassimo noi?“
E da quel momento mani sul tasto on e via in questa nuova avventura. I cinque protagonisti di questo viaggio sono Simone Saporiti detto l'”anziano Caldera”, Mattia Saporiti ovvero “l’estroso Marna”, poi c’è “Giro la persona adatta” nonché Gabriele Girola, Luca Millefanti alias “Il buon mille” ed infine il conduttore Fabio Rossi.
Il Var Sport è principalmente un podcast dove il microfono giostra i ricordi di cinque ragazzi che si divertono, in primis, e che “smanettano” con i social, scrivendo un po’ quello che gli passa per la testa con il sorriso sul volto e con il focus orientato sul divertimento.
“Non vogliamo sembrare dei guru di paese super partes, non ci mettiamo oggettività, siamo noi stessi che chiacchieriamo e che rendiamo pubbliche le nostre chiacchierate con tutti i nostri pensieri e le nostre opinioni“, commentato i 5 amici. “Prendiamo bonariamente in giro un giocatore che magari ci piace meno e ne esaltiamo un altro che invece per motivi diversi abbiamo a cuore, lo facciamo a prescindere dall’opinione pubblica ma seguendo le nostre idee, le nostre preferenze“.
L’organizzazione è affidata a due giornate cruciale della settimana: il lunedì si va in onda con le storie del passato, da Baggio a Mazzone, dal centenario dell’Empoli alla cavalcata scudetto del Verona, mentre il giovedì compaiono online “Puntate speciali” con discussioni, ad esempio, che spaziano dalle più forti prime punte degli ultimi vent’anni, a quiz e molto altro. Le “chiacchierate” si possono trovare su Spreaker e su Spotify, registrate rigorosamente a distanza in questo periodo difficile, nonché su tutti i social “Il Var Sport”.
“Non ci siamo posti obiettivi a lungo termine – chiude il quintetto – ci piacerebbe che i nostri numeri crescessero per avere più stimoli possibili, le idee e la voglia di migliorarsi non mancano, speriamo di poter, passo dopo passo, arrivare alle orecchie di ascoltatori e di regalare loro un po’ di spensieratezza ma anche di farci conoscere per quello che siamo“.
Il Var Sport è questo: togliere i panni da impiegato per qualche ora la settimana ed evadere dalla quotidianità dando libero sfogo ad una passione, avvalendosi dei media moderni per dare forma alle parole.
Mariella Lamonica
