Tra le società del girone A di Eccellenza che sono state particolarmente attive sul mercato c’è senz’altro la Castanese che è ripartita con mister Alfio Garavaglia in panchina. Subentrato l’anno scorso a stagione già avviata, il tecnico si prepara alla ripartenza con la speranza, da tutti condivisa, che si possa proseguire senza interruzioni e sospensioni. Dalla ripresa degli allenamenti alla rosa a disposizione, dai prossimi appuntamenti in campo alle aspettative per il campionato, mister Garavaglia fa un’analisi a 360 gradi della situazione in casa Castanese, a pochi giorni dal primo incontro di Coppa di domenica 20 settembre.
Mister, come ha ritrovato la squadra dopo lo stop e come procedono gli allenamenti?
“I sei mesi si sono sentiti e infatti la squadra non era come al solito. Qualcuno era riuscito a fare qualcosa da solo, altri no, e i risultati dei test sono stati più bassi rispetto agli altri anni in cui si facevano pause normali di un mese e mezzo due al massimo. Il gruppo, però, sta lavorando molto bene e pian piano vedo che miglioriamo sia dal punto di vista fisico che della conoscenza tra di noi, visto che abbiamo inserito tanti ragazzi nuovi. Sono soddisfatto perché il lavoro procede bene”.

A proposito dei nuovi innesti, il mercato è stato ambizioso con gli arrivi, tra gli altri, di Broggini. Sembra superfluo dire che l’asticella si è alzata.
“Broggini è un elemento importantissimo: ha giocato per 9 anni in Serie D ed è sempre andato in doppia cifra. Ma, oltre a lui, sono arrivati anche dei giovani che conoscono già la categoria e hanno alzato l’asticella. Secondo me nel girone ci sono cinque big che hanno qualcosa in più: Varesina, Voghera, Ardor Lazzate, Pavia e Vergiatese. Dietro di loro, penso che ce la possiamo giocare con tutti”.

Pensando alle difficoltà riscontrate nella scorsa stagione, qual è l’obiettivo di quest’anno?
“So che era stato un inizio di stagione sfortunato con 3-4 infortuni seri nelle prime giornate che hanno poi bloccato il resto del campionato. Nella pausa invernale non è semplice andare a riparare la rosa perché chi ha giocatori buoni se li tiene stretti. Poi quando sono arrivato io abbiamo fatto bene, anche se si poteva fare di meglio, ma per fortuna abbiamo mantenuto la categoria. Quest’anno cercheremo di non ripetere gli stessi errori e di avere un po’ di fortuna in più. Sicuramente la squadra avrà voglia di riscatto”.

Come valuta l’opportunità di contare sul supporto di Lombardi, che oltre ad essere il suo vice potrà scendere in campo con il resto della rosa?
“L’ho allenato diversi anni e in questo suo ruolo mi dà una mano e può essere un riferimento importante per la squadra, soprattutto per i giovani. Già ad Inveruno avevo provato questo tipo di esperienza e ho voluto riproporla qui perché credo che il vice allenatore/giocatore sia una figura importante. Vivendo lo spogliatoio può dare qualcosa in più, perché magari con me che faccio solo il mister c’è più distacco, mentre lui può capire meglio le dinamiche del gruppo. Anche in campo potrà aiutare con la sua esperienza, probabilmente non per 30 partite di fila, ma devo dire che corre ancora come un ragazzino”.

Domenica giocherete in Coppa Italia contro la Vergiatese. Come arrivate a questa partita ufficiale? Cosa pensa degli avversari?
“La Vergiatese è una delle cinque squadre che si danno per favorite e giocando contro di loro capiremo subito il nostro livello e potremo renderci conto se c’è molta differenza o no. Finora abbiamo fatto tre amichevoli, una con una squadra di Prima Categoria e due con squadre di Serie D, quindi non abbiamo ancora preso le misure dei nostri avversari veri. Purtroppo domenica scorsa non abbiamo potuto giocare, quindi questa partita sarà molto importante, al di là del risultato, per vedere quali sono le nostre carenze e se c’è ancora da lavorare”.

Che aspettative ha per la stagione? Il fatto che tutti siano ripartiti da zero potrebbe cambiare le carte in tavola?
“Dopo tutto quello che è successo, l’unica cosa che possiamo fare è lavorare come se fosse una stagione normale senza tener conto di possibili sospensioni e partite rinviate. Il resto, purtroppo, non dipende da noi, ma si spera di giocare dall’inizio alla fine. Quanto al livello delle squadre, la qualità dei giocatori si conosce e alla lunga viene sempre fuori. Poi chiaramente ci può essere sempre una sorpresa positiva o negativa. L’anno scorso, ad esempio, si pensava che il Busto 81 sarebbe arrivato quarto e invece ha vinto, mentre l’Ardor Lazzate che era data per vincente è finita a metà classifica. Tendenzialmente gli equilibri vengono rispettati, quindi non penso che lo stop possa incidere sulla stagione”.

Silvia Alabardi

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