Potreste anche chiamarla “Mineral water San Bernardo Cantù”. La formazione canturina infatti, come da ormai consolidata tradizione, si presenterà al via della serie A forte di un organico che annovera giocatore “Made in USA”. “Cantù – spiega Andrea Conti, general manager Pallacanestro Varese – ha scelto di applicare la formula del 6+6 e per i sei stranieri si è affidata ancora una volta, e per intero, al mercato statunitense. Dirigenti e staff tecnico canturini hanno puntato su una pattuglia di americani esperti, i quali, tutti con ampia conoscenza del basket europeo e italiano, offrono garanzie in termini di efficacia e solidità tecnica e mentale. In quintetto vanno Smith da playmaker, Woodard come guardia, Pecchia come ala piccola, Thomas come ala grande e Kennedy come centro. Da osservare con attenzione sarà Pecchia che dopo i buoni riscontri ottenuti nell’anno d’esordio è atteso ad importanti conferme. Dalla panchina escono invece Johnson come cambio in cabina di regia; Procida, giovane (classe 2002 ndr), davvero interessante che è mio parere possiede tutte le qualità per diventare un giocatore vero anche al massimo livello; La Torre come jolly nel reparto esterni; Leunen, un gradito ritorno nello spot di ala grande e Bayehe, come cambio del pivot. Dunque, una compagine con buona duttilità e intercambiabilità tra giocatori e ben assemblata anche dal punto di vista gerarchico”.

Per quale obiettivo potrebbe partire, Cantù?
“Anche i canturini si collocano in quella fascia di squadra che, appena sotto i playoff, lotteranno sui due fronti: entrare nella post-season ed evitare di essere coinvolti nella lotta per la salvezza”. 

ROSTER

Thomas, ala grande
Smith, playmaker
Kennedy, centro
Woodard, guardia
Procida, guardia
Leunen, ala grande
La Torre, guardia-ala
Johnson, play-guardia
Bayehe, ala grande
Baparapè, guardia-ala
Pecchia, ala piccola

COACH

Cesare Pancotto

Massimo Turconi

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