Due anni da dimenticare o forse da tenere lì a portata di mano per farne tesoro, poche certezze a cui aggrapparsi ma anche la consapevolezza di dover lasciare andare certi pensieri che appartenevano ad una mentalità rivelatasi, poi, non vincente: è da qui che riparte il Cantello Belfortese, è da qui che riparte Filippo Mariano.
Il difensore biancorosso si è già reso protagonista nelle prime due uscite stagionali, la prima con il San Michele e la seconda con il Ferno. Nel successo di domenica ha anche deliziato tutti con una punizione da 50 metri che è valsa il 4 a 1. “La palla era all’altezza della linea di centrocampo, Silva Fernandes mi ha detto “Calcia che il portiere è fuori” non ci ho pensato due volte e ho fatto un gol”.

Al di là del tuo eurogol, la coppa Lombardia ha già dato segnali incoraggianti alla vostra squadra, che te ne pare dei primi 180 minuti?
Sono state due partite entusiasmanti, con il San Michele ne è uscito un pirotecnico 3 a 3 mentre con il Ferno c’è stata una vittoria abbastanza netta, la coppa non rispecchia molto il campionato però, noi ne siamo l’esempio lampante, devo dire che fino ad oggi l’atteggiamento è quello giusto, negli ultimi anni abbiamo ampiamente dimostrato di non avere costanza, quest’anno non potrà essere così, dobbiamo invece dimostrare di aver imparato dai nostri errori se vogliamo fare un campionato diverso”.

E per fare un campionato diverso ecco che la ripartenza ufficiale passa proprio dal San Michele, vostra prima avversaria di domenica…
Esatto prima partita di campionato…sarà dura, sono una bella squadra che ha tante soluzioni soprattutto davanti, sono imprevedibili, io lì ho anche tanti amici ed è sempre bello giocarci contro, avranno un Ciccone in meno rispetto allo scorso anno ed avremo noi un Ciccone in più, lui mentalmente è un ragazzo molto forte, non credo patirà l’emozione dell’ex, ma mi aspetto quanto meno che faccia un gol di stinco come un anno fa quando ce lo rifilò a noi (ride ndr)”.

Oltre Ciccone avete inserito una serie di giovani ed un centrocampista di qualità qual è Moretta, come si stanno integrando?
Bene, sono tutti partiti con il piede giusto e ci stiamo allenando con volontà e ritmo, Moretta devo dire che è davvero un bravo ragazzo oltre che un ottimo giocatore, uno dei pochi obiettivi che ci siamo prefissati è proprio quello di tornare a fare gruppo, avere dei singoli di valore non ti farà mai fare la differenza come avere una squadra unita che lotta e rema nella stessa direzione, soprattutto in prima categoria”.

Nuovi giocatori ma anche e soprattutto un nuovo mister: Iani Pantelis.
Non scherziamo, allena già da due anni, da fermo, in campo, quindi era mister…scherzi a parte, c’è stato un bel cambiamento, di sicuro lui ha il vantaggio di conoscere già delle dinamiche e le lacune avute nelle ultime stagioni, questo potrebbe agevolarlo nonostante la sua inesperienza, è una persona molto sicura di sé e dà sicurezza anche a noi, dal canto nostro gli stiamo dando una mano, soprattutto noi senatori, o almeno penso che sia così, anche perché sopportarlo è dura eh (ride ndr)”.

Campionato nuovo, “vita nuova”: cosa ti aspetti da questa stagione? 
Sono molto molto curioso di vedere come andrà, sulla carta penso che Accademia Bmv e Ispra abbiano le rose più attrezzate e complete, ma non vedo grandi favorite, lo scorso anno c’era una Solbiatese che era un passo avanti a tutti, quest’anno invece si sono tutte rinforzate ed il livello mi sembra più equilibrato, credo che la spunterà chi avrà più costanza”.

In mezzo a questo equilibrio, dove può arrivare il Cantello Belfortese?
Mai come quest’anno zero obiettivi, dico davvero e siamo tutti d’accordo su questo, se nelle ultime annate ci siamo appena salvati è perché meritavamo quelle posizioni, possiamo attaccarci a qualunque cosa ma il campo dice sempre la verità, fare bene è l’unica cosa che ci passa per la testa, ragioniamo davvero un passo per volta, quella convinzione del “siamo più forti” ce la siamo scrollata di dosso, ripeto, siamo più sereni ed è con questa serenità che cercheremo di migliorarci sotto tutti i punti di vista”.

Mariella Lamonica

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