In seguito alla decisione della Lega Nazionale Dilettanti, presa ormai tre settimane fa, in data 20 maggio, riguardo alla definitiva conclusione della stagione 2019-2020, quest’oggi il Consiglio Regionale Lombardia ha finalmente ufficializzato la proposta che già da tempo aleggiava nell’aria, ovvero la promozione delle squadre prime classificate e il blocco delle retrocessioni dalla categoria della Promozione in giù. Nel girone A di Eccellenza è quindi il Busto 81 ad aggiudicarsi la Serie D. Con 44 punti in 21 gare disputate e la miglior differenza reti, la squadra di mister Paolo Crucitti avrà la possibilità di ripartire dalla massima categoria del calcio dilettantistico, anche se qualche punto di domanda aleggia.

Mister, si aspettava questa decisione? Cosa ne pensa?
“Sì, era quello che ci aspettavamo perché se avevano deciso così per quanto riguarda le prime in serie C e in serie D, per forza di cose doveva essere così anche per l’Eccellenza. Penso sia stata la soluzione giusta: il campionato purtroppo era stato sospeso, non per nostra volontà, ed era giusto far fede alla classifica di quel momento. Con 5 punti di vantaggio sulla seconda e lo scontro diretto vinto in casa e pareggiato in trasferta, non può esserci nulla da ridire sulla legittimità dell’assegnazione. Resta pur vero che avremmo voluto continuare a giocare e a dimostrare sul campo di meritarci il titolo. Gioire per la conquista della serie D è molto bello, ma sarebbe stata un’emozione ancora più grande farlo alla fine di un campionato regolare. Possiamo dire di aver fatto bene finché si è potuto, e infatti siamo la squadra con più gol all’attivo e la migliore differenza reti, tanti fattori che vanno sicuramente a nostro vantaggio”. 

A settembre avrebbe scommesso sulla vittoria del campionato?
“Teoricamente all’inizio della stagione pensavamo di disputare un campionato tranquillo, per così dire di transizione in modo da trovare i giusti equilibri e qualora ci fossero stati i presupposti puntare a vincere il campionato più avanti. Invece ci siamo riusciti già quest’anno stravolgendo le aspettative della società e anche della stampa. È una grande soddisfazione perché c’erano sicuramente squadre più attrezzate di noi come la Varesina, che aveva speso tantissimo nel mercato, oppure la Vogherese, una società molto esperta, l’Ardor Lazzate, capace di cambiare tre volte il gruppo, e anche il Verbano, una squadra molto organizzata che mi auguro possa essere ripescata come seconda”.

Cosa si prova ad aver guidato la propria squadra verso un risultato così importante? 
“È una grande soddisfazione perché questa vittoria rappresenta un traguardo storico, non solo per la società ma anche per me come allenatore. Con la stessa squadra ho raggiunto tre promozioni in quattro anni: ho preso le redini del Busto in Prima categoria e li ho portati in Promozione, dopo un anno di transizione la squadra è arrivata in Eccellenza e ora dopo il mio ritorno in panchina siamo approdati in serie D. Centrare questo obiettivo dopo un percorso del genere mi dà molta gioia. Certo, spiace doverlo festeggiare in una situazione drammatica come questa che avremmo tutti voluto evitare”.

Considerando la stagione fatta, quanto è soddisfatto dei suoi giocatori?
“Moltissimo e devo fare i complimenti alla società per aver cercato così tanti giovani con determinazione e professionalità. Il merito di questa vittoria è loro perché se noi abbiamo chiesto tanto, loro hanno dato ancora di piùcon grande spirito di sacrifico, e non è casuale che poi siano arrivati i risultati. Basti pensare alle vittorie eclatanti conmolti gol di scarto nelle ultime partite dopo il pareggio fuori casa con il Verbano. Penso che se il campionato fosse continuato, avremmo anche potuto incrementare il nostro vantaggio. In vista dell’anno prossimo, se sarò ancora io a guidare la squadra, vorrò riconfermare il grande gruppo che si è creato perché i ragazzi sono stati davvero eccezionali”.

A questo proposito, quali saranno le prossime mosse a livello societario? Accetterete la sfida della D?
“In questo momento siamo in attesa di notizie da parte del presidente, vista la situazione generale e le difficoltà che potrebbe generare, ad esempio per quanto riguarda i protocolli da seguire per la ripresa e l’incertezza della data di inizio della stagione, anche se fortunatamente sembra che le cose si stiano sistemando e che si potrà ricominciare a settembre. Poi dobbiamo tenere presente che non solo il Busto 81 ma tutto il sistema calcio ha subito un duro colpo economico e gli sponsor potrebbero trovarsi in difficoltà. Per tutti questi motivi, il nostro presidente sta vagliando la situazione per vedere se potremo reggere il campionato di serie D, che implicherebbe spese molto diverse per la gestione delle trasferte; ma considerando che è un traguardo che la società voleva raggiungere da tanti anni, credo che farà di tutto per mantenerlo. Personalmente mi auguro che si possa continuare il progetto perché ci tengo molto ad allenare a quel livello. Avendo provato di tutto a partire dalla Terza categoria, ora vorrei cercare di far bene anche in D, quindi ho una forte motivazione per iniziare questa avventura. Dopotutto da una categoria all’altra potrà pure cambiare la qualità di gioco, ma il calcio è sempre quello e regala sempre tante emozioni”.

Silvia Alabardi

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