Anche la Besnatese ha sottoscritto e firmato la lettera inviata, a nome di molte società dilettantistiche della nostra provincia, al Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana perchè possa “riconsiderare quanto enunciato dalla sua ordinanza n. 602 del 16.10.2020 e di concederci di operare in ossequio del DPCM del 18.10.2020”, ovvero riprendere quantomeno gli allenamenti.
“Insieme a Gorrasi della Solbiatese, ho fatto da trait d’union tra i vari club del territorio per cercare di far modificare questa ordinanza che reputo profondamente ingiusta – spiega Paolo Pozzi, DS della Besnatese -. Ci siamo adeguati ai rigidi protocolli che sono stati formulati per noi e siamo davvero una delle parti che hanno rispettato di più le norme, ma da un giorno con l’altro ci hanno bloccati completamente. Così facendo hanno decretato la fine del calcio dilettantistico ed è dura per tutti noi un domani poter ricominciare“.

La questione riguarda un punto di vista economico ma non solo: “Noi siamo un club piuttosto familiare, ma ci sono società che hanno mutui e allenatori da pagare, che hanno investito parecchio nelle strutture e che sono organizzate quasi come realtà professionistiche, pur essendo magari in Eccellenza o in Promozione. Il calcio dilettantistico non è solo una passione e i conti devono tornare. Parlando di settori giovanili, inoltre, è grande il rammarico di non poter più vedere i bambini e i ragazzini allenarsi e divertirsi in campo. Ho visto alcuni miei bambini piangere dopo che venerdì è stato comunicato loro che non avrebbero più potuto giocare almeno fino al 6 novembre. Per tutti loro si tratta quasi di un altro lockdown e sono loro a pagare forse lo scotto più grande in tutta questa situazione”.

Una prima avvisaglia di uno stop generale dei match si è avuta quando molte partite di campionato sono state rinviate per casi o sospetti casi di Covid-19. “Non voglio entrare nello specifico perchè non sono un medico e mi occupo di altro, ma credo che si potesse bloccare solo il giocatore coinvolto e non tutta la squadra perchè, facendo così, si è fermato a catena il gruppo e magari l’intera società. Metto davanti a ogni cosa la salute, aspetto sul quale non si discute, ma allora mi chiedo: perchè decretare lo stop dall’Eccellenza in giù e non anche dalla Serie D in su? Perchè bloccare lo sport dilettantistico e giovanile solo in Lombardia? Perchè ad esempio la Sestese in questi giorni non ha potuto giocare né allenarsi e l’Arona sì? Ci sono davvero tante, troppe incongruenze e i più colpiti siamo noi quando invece si potrebbe fare molto di più per organizzare meglio i trasporti pubblici, ad esempio”.

Ecco, dunque, che la nuova ordinanza di ieri che ha adeguato le disposizioni regionali a quelle nazionali e, quindi, consente di poter riprendere gli allenamenti seguendo una serie di norme, è stata accolta con favore. “Ci prendiamo però qualche giorno per capire come attrezzarci e come poter fare. Stiamo studiando le regole e da settimana prossima credo che potremo tornare in campo per gli allenamenti”.

Quanto al nuovo via dei campionati, invece, Paolo Pozzi prova ad ipotizzare le prospettive future: “Se l’Ordinanza e il DCPM saranno prorogati oltre il 13 novembre si riprenderà, se tutto andrà bene, solo a gennaio con conseguenti cambiamenti nella formula dei calendari: non escludo che si possa giocare solo il girone di ritorno o si possano introdurre i playoff. Non so cosa aspettarmi e aspettarci, so solo che per noi è dura”.
Il blocco arriva per altro in un buon momento per la Besnatese. “C’è un po’ di rammarico perchè la stagione era partita bene con la prima squadra e le giovanili. Eravamo bene attrezzati e sapevamo di poter fare degli ottimi tornei con tutte le formazioni. Esserci fermati ci dispiace anche sotto questo punto di vista”, conclude Pozzi.

Laura Paganini

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