Mai come in questo momento l’incertezza sul futuro pesa come un macigno sulle sorti del calcio, quello vero, quello che una volta veniva definito “di periferia”, quello fatto dalle migliaia di società dilettantistiche sostenute dalla passione di persone lo amano e che per esso sacrificano tempo e anche denaro. Diciamo chiaramente, il covid segnerà un punto di riferimento di portata storica… ci sarà il calcio prima e dopo il covid. Tutto cambierà, prima ne prenderemo coscienza e meglio sarà, altrimenti faremo la fine di quel pianista che imperterrito continuava a suonare, mentre il Titanic si inabissava….

Finiamola di guardare al calcio patinato, quello dei jet privati usati dai giocatori per muoversi, quello che in questo momento discute di cose che sono lontane anni luce dai problemi che si pongono centinaia di migliaia di persone che il calcio lo vivono in modo semplice e genuino; genuino come gli eserciti di bambini ai quali il “maledetto virus” ha tolto il gioco più bello del mondo. La domanda è unica… cosa succederà… quando (e come) si potrà ricominciare? Cosa si deciderà in merito alla definizione delle graduatorie di questa sfortunata stagione agonistica? Ci saranno vincenti e retrocessi? Molte Società si stanno interrogando anche sulla reale possibilità di poter continuare la propria attività, messa in discussione dalla incertezza su quelle che potranno essere nel futuro le reali entrate, siano esse legate alle attività estive (tornei o campus che siano) che all’aiuto fornito da qualche azienda, ora alle prese con ben altri problemi. Fatalmente per la maggior parte delle Società il puro volontariato sarà la chiave di volta per poter pensare di proseguire! Questi (e tanti altri pensieri) sono nella mente di tutti Presidenti, tra di essi vi è Simone Franzoso, da poco alla guida dell’Aurora Induno.

Presidente è stato un “battesimo del fuoco”?
Già, non ci poteva essere inizio peggiore per la mia presidenza! Mai mi sarei aspettato di vivere una situazione così grave. Mi sono avvicinato a questo impegno con entusiasmo e grandi motivazioni, tutto ciò mi sta sostenendo nell’affrontare questa emergenza. Ho la fortuna di poter contare su dirigenti molto responsabili e collaborativi, con i quali c’è un confronto continuo, ci sosteniamo e sproniamo a vicenda.

La domanda è secca e scontata: il futuro?
Per quando riguarda l’immediato, la sezione tennis riaprirà a giorni (l’APD Aurora Induno ha due sezioni: tennis e calcio ndr), nel rispetto di tutte le procedure. Riprendere questa prima attività sarà un’emozione e una forte iniezione di speranza. Per quanto riguarda il calcio posso dire che abbiamo già raccolto l’adesione (meglio dire l’intenzione) dei genitori di un centinaio di bambini interessati a partecipare al campo estivo, iniziativa che da anni anima il periodo feriale dei campi di via Olimpiadi. Purtroppo ad ora non abbiamo ancora alcuna indicazione relativa ai protocolli da utilizzare per garantire le misure necessarie e a tal proposito auspico che al più presto vengano emanate. Come tutti sanno queste attività svolgono un servizio sociale fondamentale per quelle famiglie impegnate nel lavoro e che non hanno la possibilità di poter seguire i propri figli. Di tutto ciò abbiamo già avuto ampi esempi nel periodo di lock down.
Discorso a parte merita la prima squadra che come tutti sanno ha già dato una dimostrazione di sensibilità con l’iniziativa legata alla raccolta di fondi devoluti al Comune di Induno per l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica derivate dal corona virus. Certamente l’austerità che ci aspetta coinvolgerà anche la prima squadra ma confido che vi sarà una risposta positiva e convinta da parte della maggioranza dei nostri giocatori. Per parte nostra confermo che ci iscriveremo al prossimo campionato e mi creda, la cosa non si deve ritenere così scontata.

Ha qualche aspettativa nei confronti della Federazione e dell’Amministrazione Comunale?
Per quanto riguarda la Federazione, voglio sperare che si prendano velocemente delle decisioni precise, anche impopolari, senza aspettare quel che succede ai cosiddetti “piani alti”. Così come spero vi siano delle facilitazioni, intese come rateizzazioni e/o forti sconti, concesse per le quote di iscrizione.
Per quanto riguarda invece l’Amministrazione Comunale, formulo l’auspicio che nel mare dei problemi a cui deve fare fronte, si intenda formulare un pensiero su quello che sarà la collaborazione che vorrà dare all’Aurora. Tengo a specificare che tutto ciò era già nelle prospettive “pre covid”; già allora vi erano stati dei contatti che ci hanno fatto ben sperare, ora si tratta di riprenderli, nel rispetto di quelle che sono le responsabilità di entrambe le parti.

Roberto Destro

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