Sono giorni in attesa per la Caronnese: in attesa di sapere se il campionato potrà ripartire e dunque finire la stagione, ora bloccata per la pandemia del Coronavirus. Ma sono anche giorni in cui si respira un’aria strana, soprattutto dopo la morte del presidente Augusto Reina, che ha lasciato un vuoto immenso. Il centrocampista rossoblù Maurizio Cosentino racconta di questa situazione difficile.

Come state vivendo questo momento così delicato?
“In questo momento non facile, il calcio deve necessariamente essere messo da parte per far fronte a problemi sicuramente più importanti, in cui è coinvolta in primis tutta la nostra nazione ma non solo. Speriamo comunque di tornare presto in campo e giocare davanti ai nostri tifosi, perché questo significherebbe aver sconfitto definitivamente il virus”.

Ti stai allenando comunque, a casa?
“Sì, lo staff tecnico ci ha messo a disposizione un programma da seguire quotidianamente in vista del rientro”.

Cosa pensi che succederà con il campionato?
“La sicurezza e la salute sono alla base di questo momento: bisogna quindi prendere decisioni considerando questi due elementi. La cosa più logica sarebbe aspettare, facendo slittare il campionato in modo da concludere in maniera serena il torneo”.

Cosa vorresti che succeda con il campionato?
“Il calcio crea emozioni, per chi lo gioca e per chi lo segue. Vorrei semplicemente che fossero tutelati entrambi: pensiamo prima alla salute e poi torneremo tutti a goderci lo spettacolo che questo sport meraviglioso offre”.

Personalmente come stai vivendo questo periodo?
“A casa, ogni giorno cerco di tenermi il più allenato possibile, mantenendo la forma fisica. Inoltre, in questo momento sto studiando, dato che frequento anche l’università, utilizzerò al meglio questo momento per ottimizzare e migliorare il mio metodo di studio. Oltre alla cura dell’igiene, che è sempre molto importante, cerchiamo di uscire di casa solo per situazioni di indubbia necessità. Restare a casa significa evitare ulteriori contagi e permettere al personale sanitario di svolgere al meglio il proprio lavoro”.

Ti manca il prato verde?
“Certamente, ma proprio perché vivo di calcio farò il possibile per poter tornare a farlo, stando a casa, ed è quello che dovrebbero fare tutti. Solo così torneremo alla normalità al più presto. In questo momento però dobbiamo solo salvaguardare la salute di tutti noi!”.

Questa pandemia del Coronavirus avviene proprio dopo un altro momento difficile, ossia la scomparsa del vostro presidente Augusto Reina. Che ricordo hai di lui?
“Personalmente l’ho conosciuto una volta sola a inizio preparazione, ma ascoltando le parole delle persone che hanno avuto modo di viverlo, ho capito che era una persona eccezionale, un esempio! Ha fatto tanto per Caronno Pertusella e per la Caronnese, e per me e i miei compagni sarà motivo di orgoglio giocare nella società di questa persona davvero speciale”.

Silvia Galli