Aspettando con…” ricco di protagonisti della storia dello sport varesino. Ad accompagnare Michele e Mavillo ci sono Devis Mangia, allenatore del Varese per un totale di 5 anni in cui ha guidato Berretti, Primavera e Prima squadra in Serie C2. Attualmente allena la nazionale di Malta. Maurizio Brancaccio, che ha collezionato 321 partite tra i professionisti, al Varese dal 1995 al 1999 giocando 158 volte e Massimo Ferraiuolo, che per 9 stagioni ha giocato nella Pallacanestro Varese, adesso è il Team Manager dei biancorossi.

Devis che situazione c’è a Malta? “Qua le misure sono state prese con i tempi giusti. Ristoranti, bar e hotel sono ancora chiusi perché cercano di stare attenti essendo piccola come isola”.

Maurizio che tappa è stata quella a Varese? “Arrivavo da 3 anni importanti con la Spal e Varese mi ha rilanciato. Sono stati 5 anni intensi e pieni di soddisfazione”.

Di questa proposta della serie C che ne pensate? Devis: “Tutte queste decisioni alla fine devono passare dal Consiglio Federale. Sono convinto che Gravina prenderà le decisioni più corrette”. Il pensiero di Maurizio rispecchia quello di Devis, a cui aggiunge: “Alla fine qualsiasi decisione prenderanno ci sarà qualcuno scontento”.

Maurizio al Casale come state vivendo questa situazione? “Aspettiamo una decisione definitiva così da poter programmare la stagione successiva. Per la serie D penso sia difficile ripartire, già ha difficoltà la serie A figuriamoci la D”.

Invece nel mondo del basket questo tentennamento non c’è stato, come conferma anche Massimo: “Dopo rugby e pallavolo siamo stati i terzi a fermarsi. I rischi erano troppo alti e anche l’idea di giocare a porte chiuse non ha senso perché per il basket il pubblico ha un ruolo fondamentale. Tutto dipenderà come proseguirà la diffusione del virus e bisogna capire come far giocare in sicurezza i giocatori. È ovvio che ora l’aspetto che preoccupa è quello economico”.
Massimo la pallacanestro si sta già organizzando? “Ferrero e Mayo sono le conferme, la speranza è che anche Tambone resti. Per ogni discorso relativo alla situazione del mercato dobbiamo tenere conto del budget e in base a quello possiamo muoverci. In questo momento parlare di altro è prematuro”.

Parlando di difficoltà economiche Brancaccio dice la sua: “Spero che questa problematica metta un po’ di ordine e che nella prossima stagione si iscrivano società che riescono ad arrivare fino alla fine del campionato. La nostra società non ci ha mai fatto mancare nulla e da questo lato non penso ci siano problemi”.

Devis che sensazione è stata allenare la nazionale dell’Under 21?
“Ti accorgi della grossa responsabilità che hai quando sei in panchina e senti l’inno che risuona, ti mette i brividi. È stata una grandissima esperienza”. Massimo: “Naturalmente devo fare i complimenti al mister. Ho sempre una stima per chi lavora con i giovani e lo fa con passione e attenzione, anche perché non è semplice. Ahimè nel basket, ma anche nel calcio, negli ultimi anni si è persa la voglia di lavorare con i giovani ed è una perdita per lo sport in generale”.

Michele Marocco e Mavillo Gheller
testo a cura di Roberta Sgarriglia

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