Vigilia di campionato in casa Openjobmetis Varese che sabato alle 20.30 sfiderà sul parquet dell’Enerxenia Arena (biglietti già esauriti) la Virtus Bologna. La squadra allenata da coach Djordjevic è una vera e propria corazzata ed è la reale e forse unica antagonista dell’Olimpia Milano per la vittoria del titolo.
La squadra, per quanto ricca di campioni, nelle ultime due settimane ha subito un doppio, tanto fragoroso quanto inaspettato, ko nelle sfide contro la Vanoli Cremona e nel derby emiliano con Reggio Emilia. A questo momento no le V nere hanno risposto ieri sera in Eurocup trionfando contro Monaco per 94 a 85 e arrivando pronte e affamate alla sfida contro Varese di sabato.

La Segafredo è una squadra che nasce tutta dall’intelligenza tattica e dalla sapienza tecnica dei suoi play, Teodosic e Markovic, che formano un duo in regia da far invidia a qualsiasi top club europeo. Il serbo ex NBA e soprattutto CSKA Mosca, nonostante non abbia iniziato nel migliore dei modi la stagione, come testimonia l’espulsione nell’ultima gara contro Reggio Emilia, in queste prime gare ha già fatto registrare una media punti di 14.5 a gara, con 6 assist di media che sono in linea con i numero della scorsa annata.
Ad essi si affianca il giovane Alessandro Pajola, ragazzo del 1994, che in mezzo a due totem sacri del ruolo non può far altro che crescere e migliorare. Nelle ultime due gare si è ritagliato spazio facendo registrare una media di 2.3 assist a gara; insomma, sulla buona strada dei suoi maestri.

La Virtus Bologna ha un reparto ali di grandissima fisicità, con una media statura che si aggira sui due metri, formato da Abass, Ricci, passando per Hunter e Weems. Giocatori che presi singolarmente magari non hanno i 30 punti nelle mani, ma che si distribuiscono il bottino in un assetto dal peso specifico enorme.
Come se non bastasse nel reparto lunghi troviamo Gamble e Tessitori che con i loro 208 cm forniscono una mole di lavoro nel pitturato che permette a Bologna di usufruire di tanti secondi tiri e che, innescati dalle giocate di Teodosic e Markovic, diventano pericolosissimi attaccanti nell’area avversaria.

Varese dovrà giocare questa gara molto sulla capacità di limitare la fisicità avversaria prima di tutto, riuscendo a sostenere in difesa l’accentramento del gioco virtussino che potrà avvenire sui propri lunghi per mettere in difficoltà di fiato e falli Scola, con Morse ed Andersson chiamati ad una prestazione di assoluto livello, anche per allontanare le voci di mercato che circolano sul loro conto. Sarà anche grande sfida per Ruzzier che deve dare risposte sul proprio status e livello al cospetto di due totem del ruolo e sotto gli occhi sempre vigili del suo coach che di playmaker se ne intende.
Un’arma che potrà risultare vincente per i biancorossi può sicuramente essere Strautins che per caratteristiche si sposerebbe benissimo con l’impostazione di squadra scelta dalla Vrtus e che dovrà ribattere colpo su colpo all’impatto fisico e tecnico che le ali delle V nere porteranno al match.

Alessandro Burin

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