Dici Pistoia e ripensi non tanto alla larghissima vittoria della penultima giornata dell’anno scorso, bensì alla sciagurata gara della Befana dello scorso gennaio, quel 71-65 dove il canestro sembrava grande come quello di un canestrino da camera e la palla non ne voleva sapere di entrare. Quei due punti costarono caro ad una OJM che perse cappa e playoff proprio per la sconfitta del PalaCarrara.

Questa volta, però, si gioca ancora alla Enerxenia Arena e, nonostante Pistoia sia in ripresa dopo un inizio da far tremare le gambe con 6 sconfitte consecutive ad inizio campionato, ci pare difficile pronosticare un passo falso dei biancorossi di casa che fra le mura di casa si trasformano in una incredibile macchina da punti. Se poi vogliamo aggiungere che finora la OriOra ha sempre perso fuori casa collezionando sette sconfitte su altrettanti viaggi, beh, allora diventa facile pronosticare una gara a senso unico. Il ruolino parla anche di 70 punti segnati in trasferta a fronte di ben 87 subiti: la peggiore difesa del campionato fatta eccezione di Pesaro con i marchigiani che subiscono ben 98 punti di media lontano dalla Vitrifrigo Arena. Se poi questi dati li leggiamo incrociando le statistiche casalinghe della Openjobmetis vediamo che i biancorossi ne realizzano 88,7 in casa subendone 76,5.

Tutto scontato quindi? Assolutamente no dato che nella pallacanestro si parte sempre da zero a zero e nulla può essere dato per già eistato finchè non suona la sirena del quarantesimo minuto. Quali, quindi, le chiavi di questa partita? Oltre a quanto già evidenziato, ovvero la forza dell’attacco biancorosso e la fragilità della difesa pistoiese, c’è certamente il duello in cabina di regia tra il nostro Josh Mayo e Zabian Dowdell. Entrambi sono giocatori esperti col toscano che ha anche assaggiato qualche palcoscenico importante. Nessuna dei due si farà influenzare dalla prova dell’altro, ma costringere Dowdell a spendere energie importanti in difesa su Mayo potrà togliere lucidità al play ospite con il suo cambio – Della Rosa – che non è certo all’altezza del suo titolare.
Curioso lo scontro Salumu-Clark, recente passato che non si è tramutato in futuro e l’attualità, mentre sarà importante vedere la tenuta di Peak contro un vero toro come Johnson e i suoi 108 kg sparsi su 200 centimetri. Altro duello chiave quello tra Vene e Pettaway: quest’ultimo è libero di fare ciò che più gli aggrada, ovvero tirare tirare tirare e, soprattutto, segnare. Sarà fondamentale limtare la bocca da fuoco toscana. Infine Simmons contro Brandt: bene il nativo di Sidney in questa stagione, ma non abbiamo dubbi su chi vincerà il duello. Panchina più favorevole a Varese, ma occhio a Lollo D’Ercole: per lui la maglia di Varese fa lo stesso effetto del rosso per il toro….

Matteo Gallo