Una visita a tutto tondo da parte degli investitori australiani e dei loro rappresentanti che, arrivati nella Città Giardino, hanno come prima cosa incontrato (per la seconda volta) l’amministratore Comunale. Ad accogliere John Caniglia, segretario generale della camera di commercio di Melbourne e il viceambasciatore australiano Chris Chung sono stati il sindaco Galimberti, il vice Zanzi, gli assessori De Simone e Civati oltre ai tecnici comunali.

La riunione in Sala Giunta è iniziata poco prima delle 11 ed è durata più di un’ora. Sul tavolo ci sono ingenti investimenti da parte del gruppo australiano intenzionato a grandi progetti in Italia. Varese, e in particolare Masnago, il quartiere dello sport dove sorgono stadio e palazzetto a pochi metri l’uno dall’altro, potrebbe essere la tappa perfetta per costruire un centro polifunzionale che non coinvolga solo momenti di sport, ma anche manifestazioni e intrattenimento. “Non si può pensare all’uso di uno stadio una volta ogni 15 giorni – ha dichiarato Caniglia a riunione conclusa -. Si Questa oramai è un’idea che appartiene al passato e non funziona più”.

Il viceambasciatore è rimasto sorpreso in positivo e, dopo pranzo, il gruppo farà già un primo sopralluogo al “Franco Ossola”, all'”Enerxenia Arena” visionando anche il quartiere e non solo. E’ prevista una tappa, ad esempio, anche allo stazioni. “Per la buona riuscita del progetto va valutato tutto – spiega Zanzi -. Se si vogliono portare 10mila persone allo stadio si deve pensare anche ai collegamenti”.
“L’ambasciata sostiene investitori australiani che vogliono investire in Italia. A Varese c’è già la loro presenza così come il Lombardia”, le parole del vice ambasciatore.
Questo invece il commento del primo cittadino: “I rapporti si sono intensificati e faremo ulteriori approfondimenti . Svilupperemo scenari futuri su stadio sì, ma anche sull’impiantistica varesina in generale”.
La cifra da mettere sul piatto è ingente, ma al momento i colloqui sono in fase embrionale e di zeri non se ne parla ancora, almeno pubblicamente.

Elisa Cascioli