Nono giorno senza allenamenti per il Varese che, dopo il weekend di neve e gran parte della settimana trascorsa in palestra, non tornerà a lavorare sul campo nemmeno oggi. Quel poco che rimane nella squadra non sa dove andare e attende mosse concrete da parte della società che tuttavia ancora non sono arrivate. Il presidente Benecchi ha ancora una volta rassicurato staff e allenatori avvisandoli che starebbe sistemando tutti gli aspetti, ma al momento la situazione allo stadio, così come a Varesello, è ancora bloccata: le utenze risultano ancora staccate e all’orizzonte ci sarebbe la sfida interna di domenica prossima contro la Castanese. Dove e se si giocherà non è ancora dato saperlo; il Varese è fermo da due settimane per via della neve che ha bloccato le ultime due partite dei biancorossi.

Da sistemare ci sono poi i rimborsi spese, ancora rimasti in sospeso. Ha gettato la spugna anche il team manager e addetto stampa Nando Vescusio che ha fatto ritorno a Brescia dove vive. “Vado via da Varese col magone perché sono stato accolto bene da tutti e mi dispiace. Ho respirato la voglia di rinascita del calcio cittadino e prendere in giro le persone non è bello – ci dice -. Sinceramente mi sono stufato di metterci la faccia; il punto più basso lo abbiamo toccato comunicando di aver pagato le vertenze quando poi non è stato così. Una brutta figura dalla quale mi dissocio. Ringrazio comunque la società, ma mi aspettavo un trattamento diverso. In questi mesi sono stati fatti solo passi indietro e a questo punto dico basta. Per il Varese mi sono adattato anche a fare il magazziniere insieme a Ballotta, ma attorno vedo solo desolazione e promesse non mantenute, per questo mi tiro indietro”.

Come punto di riferimento della squadra resta al momento il direttore tecnico Marco Ballotta, anche lui dirigente “fuori sede” che vive in Emilia. In attesa di comunicazioni ufficiali, domani la squadra si augura di potersi allenare a Varesello, se così non sarà si ritroverà al centro sportivo e poi valuterà un’eventuale sessione in palestra. Da giovedì scorso, 31 gennaio, il campo comunale di Calcinate degli Orrigoni non è più utilizzabile da parte del club, vale sia per la prima squadra che per il settore giovanile che sarà dislocato altrove, ma dove non si sa.
In casa Varese è tutto un punto interrogativo.

Elisa Cascioli