Gennaio, andiamo. E’ tempo di giocare. Parafrasi dannunziana non particolarmente originale comunque utile a dare l’idea di quanta voglia arretrata ci sia di mettersi alle spalle il vuoto cosmico di 3 settimane di sosta. Pro Patria opposta domenica all’Olbia (ore 14.30, stadio “Speroni”), nella prima tappa di una settimana da 3 volte in campo che prevede il secondo puntello mercoledì 23 a Siena (18.30, stadio “Franchi”) e la chiusura ancora a Busto domenica 27 con la Carrarese (14.30). Cioè, 20 giorni senza calcio racchiusi in un panino di 2 triplette. Come minimo discutibile. Quasi quanto la vicenda Pro Piacenza. Tale e quale a quella lasciata 3 settimane fa. Anzi, addirittura peggio.

Pro Piacenza sede foto LibertàPiacenza Pro Piacenza. A pensar male…e tutto ciò che ne segue. Dopo settimane di vertenza, il Pro Piacenza avrebbe clamorosamente trovato la liquidità necessaria a sanare le pendenze dovute al Piacenza per l’affitto del “Garilli”. Cugini cittadini che (senza fare tanti giri di parole) hanno tutto l’interesse che i rossoneri giochino domenica contro l’Alessandria per non vedersi stornare (causa radiazione del club di Maurizio Pannella) i 3 punti ottenuti nel derby. Ma non è tutto, perché il Pro non dispone dei giocatori minimi da mettere in distinta in virtù di messa in mora e rifiuto di parecchi ragazzi della Berretti. Nessun problema. I rinforzi arrivano da Roma e Salerno (sponda Lotito?). E la fidejussione? Non è dato sapersi. Ma quale danno può procurare la maxi penalizzazione (fino a 18 punti) per una società destinata a sparire? Situazione davvero imbarazzante. Lunedì in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il presidente federale Gravina ha stralciato dopo un solo anno l’esperienza delle seconde squadre, lasciando un punto interrogativo sulla B nuovamente a 22. Tra le riforme più urgenti resta però quella della solvibilità finanziaria. E (soprattutto) dell’etica. Onde non trovarsi ogni anno a ripetere (inutilmente) mai più.

Mora pro nobis. Mora out un giro per squalifica. Per il resto, tutti disponibili. Colombo favorito per lo spot di esterno destro. Gli altri? Meglio non andare oltre e attendere la rifinitura di domani mattina in cui peraltro (come spesso accade), Javorcic non scioglierà gli ultimi dubbi. I biancoblu non subiscono reti in casa da 213’ (Gigli del Gozzano Lucchese il 9 dicembre).

da Olbia Calcio OfficialCi rivedremo a Filippi. Il panettone l’ha mangiato Carboni. Ma in panca dopo le feste si rivede Michele Filippi, sollevato il 13 novembre e richiamato alle armi all’indomani della Befana. Olbia che non vince da 90 giorni esatti (4-3 corsaro sulla Carrarese il 22 ottobre) e classifica che frigna dopo i 2 successi per aprire la stagione (Albissola e Pro Patria). Tutt’altro che estraneo al rallentamento lo score del colombiano Damir Ceter: una sola rete nelle ultime 12 gare. Sul piano tattico potrebbe cambiare poco (sardi fedeli al feticcio 4-3-1-2). Mentre sul mercato pare prossimo l’approdo dal Novara dell’esterno Diego Peralta (7’ giocati negli ultimi 2 mesi). Nel frattempo, Calamai ha rescisso finendo al Modena.         

Davide Moriconi arbitroMoriconi te salutant. Arbitro designato Davide Moriconi della sezione di Roma 2 (Francesco Cortese di Palermo e Milos Tomasello Andulajevic di Messina gli assistenti). L’avvocato romano (esperto in affari legali e societari) è un secondo anno con 20 gare dirette in terza serie (8 in stagione, 4 nel Girone A). Curriculum non esattamente casalingo con 5 vittorie interne, 9 pareggi e 6 successi esterni (1/4/3 quest’anno). Per la cronaca, 2 soli rossi (nessuno diretto) e 4 rigori assegnati in Serie C. Ha già officiato l’Olbia il 14 aprile 2018 nell’1-1 al “Nespoli” con il Prato.

Non Sardegna di te. L’Olbia è una delle 11 squadre sarde incrociate in campionato nella storia della Pro Patria.  Le altre sono Arzachena, Cagliari, Calangianus, Carbosarda, Castelsardo, Fer-Massenti San Giovanni, Santa Teresa di Gallura, Selargius, Tempio, Torres Sassari. Bilancio in perfetto equilibrio con 15 successi, altrettante sconfitte e 8 pareggi. Contabilità a quota 38 a cui andrebbe sommato lo spareggio per la A vinto a Roma contro il Cagliari il 6 giugno 1954 (2-0, doppietta di Mannucci). A seguire lista dei 5 precedenti contro il prossimo avversario biancoblu:

12 novembre 1995  Pro Patria – Olbia 1-0 (Ferretti)

31 marzo 1996  Olbia – Pro Patria 3-1 (3 Di Nicola, La Falce)

13 ottobre 1996  Olbia – Pro Patria 0-1 (Guerzoni)

2 marzo 1997  Pro Patria – Olbia 3-0 (Brizzi, Lunini, Rocchi)

23 settembre 2018  Olbia – Pro Patria 2-1 (Battistini, Ceter, Ragatzu)

Messa in mezzo. Quinta tripla stagionale. Nelle precedenti 4 (sottolineate le gare casalinghe) raccolti 3 punti (Pro Vercelli / Novara / Piacenza), 2 (Pro Piacenza / Siena / Lucchese), 5 (Gozzano / Entella / Alessandria) e 6 (Pisa / Cuneo / Pistoiese). Curiosamente dei 16 punti complessivi, 10 sono arrivati nella gara di mezzo (3 vittorie, un pareggio e nessuna sconfitta), 4 nella prima della serie (1/1/2) e solo 2 nella terza (0/2/2). Prima del termine della stagione sarà in calendario un’altra tripletta tra il 10 e il 17 febbraio (Pro Vercelli / Novara / Piacenza).

20 in faccia. Nel secolo tigrotto per 97 volte si è giocato nel primo mese dell’anno (circostanza assente nel ’21 e nel ’22). Il bilancio della prima gara disputata nel nuovo anno dice 33 vittorie, 31 pareggi e 33 sconfitte (22/17/14 in casa). Poco incoraggiante l’altra statistica che riguarda le gare giocate proprio il 20 gennaio. Complessivamente 12 (più il rinvio per neve nel ’46 della sfida con la Gallaratese), con una sola vittoria (1-0 al Novara in A nel ’52) a fronte di 5 pareggi e ben 6 sconfitte.

 

Giovanni Castiglioni