Quanto pesa non vincere? Beh, quando la striscia sale a 8 turni (e 56 giorni, 63 in casa), il tema non può essere eluso. Come del resto confermato dal mai retorico Fietta nel post partita di Meda. Ma si fa presto a dire vincere. Poi busto arsizio pro patria novara gallic’è comunque di mezzo il Novara (domenica ore 15, stadio “Speroni”), in una classica che vale più di quanto lascerebbero intendere classifica e fase interlocutoria della stagione. Discorso che abbraccia tanto quanto Pro Patria e azzurri piemontesi. La 18^ sarà anche Giornata Biancoblu. Cioè, tutti paganti. Abbonati compresi.

Pareggi fantastici e dove trovarli. Già scritto in altra sede. Per trovare una serie di pari consecutivi (6) superiore all’attuale (5), serve scendere in Eccellenza e tornare al 92/93. Una vita fa, insomma. Scarto temporale che dice tutto dell’anomalia statistica della cosa. Perché “pareggiare tanto da fuori è visto come un segnale di forza” (ipse dixit Aimo Diana), ma, da dentro, un minimo di frustrazione (non scherziamo) la crea comunque. Javorcic recupera Boffelli e Lombardoni dal turno di squalifica (e potrebbe quindi riproporre Tornaghi tra i pali). In più, rivisto in gruppo il precocissimo Cottarelli (convocato?). Mediana e attacco potrebbero essere strettamente imparentate a quelle con il Renate. Domani mattina rifinitura probabilmente rivelatrice (ore 12.05 conferenza stampa dello spalatino).                                               

Simone BanchieriBanchieri, oggi, domani. Meno 3 dal secondo posto. Eppure il Novara non ha mai dato la sensazione di essere veramente da corsa. Avendo battuto solo la quinta (Carrarese) e altre 2 delle prime 10 (AlbinoLeffe e Juventus U23). Percorso che svela solo in parte la reale dimensione di un club che ha accettato il set back rispetto alle ambizioni (tradite) del passato campionato. Da luglio in panca Simone Banchieri, torinese di Rivara, tornato sotto San Gaudenzio da head coach dopo esserci già stato nel settore giovanile. Nell’1-1 di domenica al “Piola” con la Pianese, presentato 4-3-3 con tra i pali Gabriele Marchegiani (no, non quel Marchegiani, il figlio); il 2002 Tommaso Barbieri, Sbraga, Bove e il canturino ex Pistoiese Andrea Cagnano in difesa; Nardi, il veterano (83) ex Varese Daniele Buzzegoli e Tommaso Bianchi (in passato anche al Leeds Utd) in mediana; el flaco Pablo Andrés Gonzàlez (ultimo a firmare un successo piemontese a Busto, 0-1 il 4 ottobre 2009), l’ex Lucchese Mattia Bortolussi (in rete nel 3-1 del Porta Elisa del 23 marzo), e Gianmario Piscitella in avanti. Quest’ultimo ancora a secco di gol nonostante le 17 partite da titolare (non segna dal 7 aprile 2018 quando giocava nel Prato).

Federico Fontani arbitroChe anno è? Che giorno è? Dev’essere una specie di tradizione. O di vizio. Di nuovo allo “Speroni” esattamente 365 giorni dopo la sua ultima apparizione. Allusione a Federico Fontani di Siena, arbitro designato per l’87^ edizione (in campionato) del catfight tra tigrotti e leoni (Emanuele Bocca di Caserta e Federico Pragliola di Terni gli assistenti). Il fischietto toscano è un terzo anno filo casalingo (16 successi interni, 8 esterni e 9 pareggi nelle 33 gare dirette in C), salito agli oneri della cronaca per il pasticciaccio brutto del “Granillo“ in Reggina – Viterbese (3-1 il 25 gennaio scorso).

A seguire precedenti con Pro Patria e Novara: 

27 novembre 2016  Pro Patria – Pergolettese  3-0

9 dicembre 2018  Pro Patria – Gozzano  1-1

13 aprile 2019  Novara – Alessandria  0-1

Speroni PopTi vedo scritta su tutti i muri. Pro Patria pop? Almeno sul piano artistico si può ancora dire. Grazie agli studenti del Liceo Candiani di Busto che hanno conciato il muro di via Cà Bianca come da foto a lato. Un pallone che gonfia la rete. L’alfa e l’omega di tutto lo scibile calcistico.

 

Giovanni Castiglioni