Il grido – torniamo all’autarchia -, sempre più diffuso nelle serie minori del basket, da qualche tempo è raccolto anche dal Basket Cassano Magnago, club che negli anni scorsi faceva ricorso al mercato per allestire il 99% del suo organico.

“Da un paio di stagioni non è più così e – spiega Michele Vecchiè, coach di Cassano -, i dirigenti del club hanno giustamente cambiato rotta puntando sempre più la barra verso i prodotti del nostro settore giovanile. Certo, siamo tutti consapevoli delle difficoltà e sappiamo che non basterà uno schiocco di dita per inserire i nostri ragazzi in prima squadra. Serviranno, al contrario, tantissimo lavoro, investimenti e fiducia, ma i primi passi in queste direzione sono già stati mossi in maniera convinta e, allo stesso tempo, iniziamo a vedere i primi risultati di questa scelta societaria. Nella stagione 2019-2020 ci presenteremo al via con ben 6 giocatori “Made in Cassano”: Puricelli, Ricci, Montoli, Riso, Gorla e Farfaglia. Con Vanoli, leader e cassanese purosangue, e Puricelli, classe 1997 che ormai si è ritagliato spazi importanti, si tratta di un gruppo composto da ragazzi giovanissimi ai quali, strada facendo, speriamo di poter regalare le prime esperienze a livello senior”.

Com’è composto il resto dell’organico?
“Dopo le partenze di Rocca e Montalbetti – continua il tecnico cassanese -, abbiamo puntato a ringiovanire ulteriormente il gruppo con l’arrivo di Bianco, in realtà un cavallo di ritorno dopo l’esperienza a Venegono, e dei nuovi Aspesani, D’Amico e Agostinelli classe ’98 e Camurati, classe 2001. Cinque nuovi ingressi che vanno a completare un “roster” che comprende i confermati Vanoli, Giadini, Grassi, Colombo, Bardi e Rizzo. Il tutto per formare una squadra anagraficamente più fresca, più allenabile durante la settimana e certamente più malleabile e duttile sotto il profilo tecnico-tattico”.

Obiettivi? Traguardi?
“L’obiettivo principale, come dicevo, sarà quello di cercare di inserire gradatamente i giovani. Prima nel gruppo di allenamento. Poi in partita, se livello di maturazione sarà quello adeguato e sperato. Invece, in termini di risultati, il traguardo sarà quello di provare a conquistare i playoff dopo che nel 2019 ci siamo fermati al nono posto, ovvero in una zona neutra e di assoluta tranquillità. In questo senso ho fiducia che i ragazzi, andando a comporre un nucleo molto più omogeneo rispetto a quello dello scorso anno, siano in grado di costruire motivazioni importanti anche perché – conclude Michele -, ognuno di loro, per ragioni diverse, avrà qualcosa da dire e, soprattutto, tanto, tanto da dare”.

Massimo Turconi