Solo la Reyer, sconfitta al supplementare da Trento, inciampa tra le prime in classifica, mentre Milano, Avellino, Cremona e Brindisi vincono e convincono tutte. Continua il gran periodo di forma di Cantù, mentre Torino vince una gara fondamentale in chiave salvezza ai danni di Sassari. Ora due settimane di pausa del campionato, che lascia spazio prima alla Coppa Italia e poi alle nazionali.

Grissin Bon Reggio Emilia – Acqua S.Bernardo Cantù 89-99 (in foto in alto – FB Pallacanestro Cantù)
Sembra non conoscere fine la serie positiva di Cantù, che nonostante i problemi societari, nonostante le polemiche riguardanti il ruolo di coach Brienza e i conseguenti inconvenienti tra FIP e Legabasket, nonostante tutto vince e convince anche al PalaBigi contro una Reggio ancora ultima, alla prima panchina in biancorosso per Stefano Pillastrini. Sono due i simboli di questa Cantù, un grande asse play-pivot che raramente sbaglia una prestazione in questo campionato: Frank Gaines è veloce, fisico, batte dal palleggio ogni avversario, mentre Davon Jefferson domina letteralmente sotto i tabelloni (come tanti lunghi quando affrontano Reggio Emilia). Per la Grissin Bon prova a salvare capra e cavoli KC Rivers, alla sua miglior prestazione italiana appena prima di lasciare Reggio Emilia (arriverà Michael Dixon al suo posto). Per Reggio 30 di Rivers, 14 di Mussini, 11 di Allen, 10 di Cervi. Per Cantù 32 di Jefferson e 29 di Gaines.

Vanoli Cremona Basket – Virtus Segafredo Bologna 87-70
È una vittoria molto importante quella di Cremona sulla Virtus, con la squadra di Sacchetti che dimostra, ancora una volta, di poter affrontare qualsiasi avversario e poter vincere le gare in entrambe le metacampo. È con un grande ultimo quarto che Cremona conquista questo successo, forzando 7 palle perse di Bologna e un 4/8 da 3 della Vanoli, che ritrovando Drew Crawford ha molto talento in più a disposizione. La Virtus fa fatica con il tiro da 3 (5/20, 25%) e in attacco non riesce mai a prendere il ritmo necessario, anche a causa del suo playmaker Tony Taylor, che finisce la gara con 4 perse 0 assist. Cremona ha un grande contributo dalla panchina da parte di Ruzzier e Stojanovic, e con quest’ultimo riesce a non abbassare mai il livello di fisicità del suo quintetto, formando quindi un grande tandem con Wesley Saunders. Per Cremona 15 di Saunders, 14+10 di Mathiang, 13 di Aldridge e Stojanovic, 11 di Ruzzier e Crawford. Per Bologna 10 di M’Baye, 12 di Aradori, 16 di Moreira e 18 di Punter.

Sidigas Avellino – Germani Basket Brescia 79-67
Mantiene il quarto posto la Sidigas, che batte la Germani Brescia tra le mura amiche del Paladelmauro dimostrando anche tutte le qualità degli ultimi arrivati. Patric Young protegge molto bene il ferro e divora ogni rimbalzo che si trova nei paraggi, mentre Ojars Silins è il miglior tiratore da 3 della Sidigas (3/7 per il lettone) e garantisce le solite capacità difensive. Alla Sidigas manca molto il talento offensivo di un veterano come Demetrius Nichols, ma la prova difensiva contro Brescia è sufficiente per portare a casa i due punti. Specialmente contro una Germani in rottura prolungata, per nulla capace di incidere con continuità in attacco. I due playmaker di Brescia, Vitali e Laquintana, finiscono con 0 punti e 0/6 dal campo, mentre Jordan Hamilton supera sì la doppia cifra ma lo fa con 3/12 dal campo e 6 palle perse. Per Avellino 23 di Green, 19 di Sykes, 6+14 di Young. Per Avellino 18 di Cunningham, 15 di Hamilton.

Fiat Torino – Banco di Sardegna Sassari 102-83
Grande successo casalingo per Torino, che sale a quota 12 punti e si stacca dal duo di fondo Reggio Emilia-Pistoia. Il quintetto di coach Galbiati funziona a meraviglia, grazie alla complementarietà del suo Moore-Hobson: il primo, svincolato da eccessivi compiti di regia, può agire come attaccante 1vs1 il più delle volte, mentre il secondo si carica i compiti di playmaking della squadra, finendo con ben 10 assist. Sotto canestro Jaiteh vince nettamente il duello con Cooley, ma è tutta Sassari a faticare molto, sa in attacco che in difesa. Si rivede Jaime Smith, in grado di cambiare il ritmo della gara uscendo dalla panchina, ma il resto della squadra è confuso e distratto. Invece Torino gestisce bene il pallone (22 assist a rapporto con 7 palle perse) ed è letale dall’arco (13/22, 59%). Per Torino 20 di Moore e McAdoo, 18+12 di Jaiteh, 12+10 assist di Hobson, 10 di Poeta. Per Sassari 26 di Smith, 20 di McGee e 10 di Spissu.

AX Armani Exchange Milano – VL Pesaro 111-74
È senza storia il confronto diretto tra la prima della classe e una delle ultime della classifica, con Milano che mette le cose in chiaro fin da subito ed infligge a Pesaro una pesante sconfitta. La squadra di Pianigiani parte forte già nel primo quarto, ma è nel secondo, terminato con un parziale di 30-10, che ipoteca la vittoria. Senza i due leader della squadra, James e Gudaitis, Milano trova ottime risposte dalla panchina, specialmente con Fontecchio e Della Valle, in grado di aumentare ancora di più il ritmo e la pressione milanese. Pesaro fa fatica a realizzare, con soli 6 assist a confronto con ben 18 palle perse, con il solo Murray in grado di portare qualcosa dalla panchina. Milano segna la bellezza di 19 triple e perde soltanto 5 palloni, a confronto di ben 26 assist (9 per uno scatenato Della Valle). Per Milano 25 di Nunnally, 18 di Fontecchio, 17 di Della Valle, 12 di Burns e 11 di Bertans. Per Pesaro 20 di Murray, 18 di McCree, 12 di Blackmon.

Umana Reyer Venezia – Dolomiti Energia Trentino 77-81
Tanto profumo di playoff in una sfida che è già diventata un classico del nostro basket, e che vede vincere Trento in questo nuovo episodio. La Dolomiti domina i primi due quarti, nei quali mette in mostra tutti i suoi punti di forza, specialmente in difesa, dove lascia la Reyer a soli 23 punti. Il secondo tempo è tutto a colori orogranata, che recuperano 20 punti in 20 minuti e portano la gara al supplementare. Negli ultimi 5 minuti c’è un uomo solo al comando, Aaron Craft, che segna 6 degli 8 punti di Trento e limita l’attacco della Reyer, capace di mettere punti a referto solo appoggiandosi al talento e alla stazza di Mitchell Watt. Trento è stranamente precisa dall’arco (12/27, 44%), e aggiunge a queste capacità balistiche la solita aggressività difensiva, recuperando ben 10 palloni. Venezia invece, seppur ruotando 11 giocatori, non riesce a trovare un importante protagonista in attacco, in quanto Haynes chiude con 1/9 dal campo e Daye segna soltanto da 3 punti. Per Venezia 14+10 di Watt, 13 di Daye, 10 di De Nicolao e Biligha. Per Trento 22+12 di Craft, 13 di Forray, 11 di Marble.

Happy Casa Brindisi – Oriora Pistoia 80-70
Quarta vittoria consecutiva per Brindisi, che ha ben pochi problemi nello sbarazzarsi di Pistoia e condannarla ad andare alla pausa a quota 12 punti, a due sole lunghezze di distanza dalla zona retrocessione. La squadra di Vitucci imprime tutta la sua fisicità fin dai primi minuti di gara, specialmente con Jeremy Chappell, sempre positivo quando gioca tra le mura amiche. John Brown effettua il solito lavoro sporco sotto ai tabelloni e tanto basta a Brindisi per sconfiggere Pistoia, nonostante anche la giornata poco positiva di Adrian Banks (2/7 dal campo per la guardia ex-Varese). Pistoia vede l’esordio in biancorosso dell’ex di turno Blaz Mesicek ma non riesce mai a stare a contatto con Brindisi, se non nell’insperata rimonta dell’ultimo quarto. Per Brindisi 23 di Brown, 21 di Chappell, 10 di Walker. Per Pistoia 14 di Johnson, 13 di Mesicek, 12 di Krubally, 11 di Peak.

Marco Mastrorilli

LA PARTITA DI VARESE
RISULTATI E CLASSIFICA