In fondo è la stessa tendenza (o lo stesso vizio) dell’avvio del campionato scorso. Bruciare dei vantaggi. Un anno fa 2 ribaltoni subiti nelle prime 3 giornate (Olbia e Carrarese, ma anche con la Pistoiese il palo al 90’ aveva impedito il 2-2 toscano). Quest’anno siamo a 3 su 3. Ma con una sola sconfitta e 2 punti portati a casa. Differenza non marginale che coinvolge anche la dinamica delle rimonte con 5 reti su 5 al passivo nei secondi tempi la stagione passata, 3 su 4 nei primi in questo campionato. Del tipo, quest’anno almeno si regge alla distanza.
L’1-1 con la Pergolettese circoscrive queste ed altre (più profonde) valutazioni nella settimana che separa la Pro Patria dalla sfida con la Juventus Under 23 (domenica ore 17.30, stadio “Moccagatta” di Alessandria). Quarta giornata. Come l’anno passato (bypassando il match con il Siena che fu recuperato a novembre). Nell’analogia del calendario, si auspica finale differente.

I Contini della serva. La Pergolettese si lecca le dita. La Pro Patria mastica amarognolo. La prossemica del post partita non tradisce mai. A dispetto di qualche frase di circostanza, a Contini il punto va da dio, a Javorcic sta discretamente sullo stomaco. Cinque squadre ancora senza vittorie dopo 3 giornate: oltre alle 2 in oggetto, Juventus U23 (ma con una gara in meno), Gozzano e Giana. Prematuro considerarlo il primo abbozzo dell’esercito della salvezza. Ma il campionato corre. E non aspetta nessuno.

Mastrattacks! Come 12 mesi fa, il primo attaccante ad andare a segno è stato Ferdinando Mastoianni. Ma se l’anno scorso le sue 6 reti erano state realizzate tutte nel secondo tempo (e le 5 allo “Speroni” tutte nella porta di sinistra rispetto alla tribuna centrale), quella di domenica è giunta nella prima frazione e nella porta di destra. Le mode seguono le stagioni.

L’angolo no, non lo avevo considerato. Se (in casa) mantieni l’iniziativa per gran parte dei 90’ e ne cavi solo un angolo (contro i 7 dell’avversario che dalla bandierina origina anche il gol), beh, allora c’è qualcosa che non quadra. Una delle principali armi offensive biancoblu (il destro di Le Noci da palla inattiva) disinnescato dalla difesa gialloblu. O autoimmunizzato dall’attacco bustocco. Quale ne sia la causa, l’effetto è stato evidente.

Toro smemorato. “Una partita normale. Mi interessava la prestazione. Il posto mi è indifferente”. Il ritorno allo “Speroni” di Elia Bortoluz non ha avuto nulla di sentimentale. Niente di male. Non casca certo il mondo. Anzi. Ma considerato l’affetto con cui è stato circondato il mestrino nei suoi 2 anni a Busto, nel post partita avrebbe legittimamente potuto dire le stesse cose. Ma in maniera diversa.

Vado a vivere da solo. Una squadra sola è al comando. La sua maglia è biancorossa. Il suo nome è…Vabbeh, tutto secondo copione con il Monza (imbattuto come l’Alessandria), già in fuga dopo la terza tappa del Girone A. Altro successo strettissimo (0-1 a Como al 92’) e compagnia salutata senza tanti complimenti. Anche grazie alle sconfitte di Renate, Olbia e (appunto) Como. Omologa all’opposto la Giana Erminio ancora al palo e reduce dai 4 salti in padella rimediati dalla Pianese a domicilio.

05-juve-pro-patria-0-1 ottobreBlanc et noir, rouge, impair et passe. Due sconfitte e match con l’Arezzo rinviato a mercoledì 18 per gli impegni delle nazionali. Di fatto, il campionato della Juventus Under 23 di Fabio Pecchia deve ancora cominciare. Nella storia della Pro Patria, 28 precedenti con la Vecchia Signora vera (21 sconfitte, 2 pari e 3 successi biancoblu la contabilità), più i 2 incroci dell’anno passato con quella in sedicesimi (una vittoria casalinga per parte).

Ti presento i miei. Domani sera a partire dalle 19, lo stadio “Speroni” farà da cornice alla presentazione ufficiale della Pro Patria 2019/2020.(hashtag Stellata Biancoblu). Al completo la famiglia tigrotta (compresa la première del neo acquisto Kolaj). Si caldeggia affluenza superiore a quella (oggettivamente scarsa) registrata domenica pomeriggio.

Giovanni Castiglioni