Ordine del giorno: “Approvazione budget 2019; informativa sull’attività di adeguamento dello Statuto Federale ai nuovi Principi Fondamentali del CONI; modifiche regolamentari; integrazione organici campionati professionistici: linee guida; nomine di competenza; termini tesseramento Campionato Carnico; eventuali provvedimenti di cui all’art.20, comma 6, dello Statuto Federale su proposta della LND (delegati assembleari); varie ed eventuali”.
E la radiazione del Pro Piacenza? Già, c’è proprio tutto. Anche il tesseramento del Campionato Carnico. Ma l’argomento più cool del momento (cioè, l’esclusione dal campionato del club rossonero), nell’ordine del giorno dell’odierno Consiglio Federale (Roma, ore 10.30) pare proprio non esserci. Che non significa che non se ne parlerà (varie ed eventuali sono lì per quello). Ma che potrebbe non essere presa una decisione definitiva.

Qualche giorno fa la Corte Federale ha lasciato intendere che i punti fatti dal Pro Piacenza nella prima metà stagione dovrebbero essere comunque tutelati. Con buona pace di Alessandria, Olbia, Gozzano, Pro Patria, Arezzo e Pistoiese che contro gli emiliani hanno perso (tutte) o pareggiato (gli arancioni toscani). Tre punti in più (o in meno) per tutte le altre potrebbero fare la differenza nella corsa promozione (o in quella salvezza). Conterà la volontà politica. I vertici di FIGC (Gravina) e Lega Pro (Ghirelli) hanno preso posizione sospendendo tutte le gare del Pro. Nel frattempo, le priorità federali sembrano essere però ben altre: il format della futura Serie B (sarà davvero ancora  a 22?) e i ripescaggi dalla C (3 ma con quali criteri?).

Ieri l’ex DG del Pro Piacenza Londrosi ha lanciato un avviso ai naviganti (o navigati): “Il Consiglio Federale deve radiare il club. Non accettiamo alternative”. Intanto, all’ordine del giorno è stato messo altro.                                                                                     

Giovanni Castiglioni