Playoff di serie C Femminile all’ultimissimo atto. Dopo la bruciante eliminazione di Pallacanestro Gavirate, resta in piedi per giocarsi la promozione in serie B Hupac Pro Patria Busto Arsizio che, dopo il miracolo fatto in gara-2 battendo Costa Masnaga (51-48), domani ser, 4 giugno,  sarà nella cittadina brianzola che da ormai da un lustro è diventata il regno incontrastato del basket femminile.

QUI PRO PATRIA – “La notizia della nostra vittoria ha destato un certo clamore in tutto l’ambiente del basket femminile perché – spiega Riccardo Nalon, coach di Busto -, nessuno si aspettava una sconfitta da parte di Costa che in stagione finora aveva raccolto solo successi, per giunta roboanti nelle dimensioni. Tuttavia, a parte questa considerazione, occorre anche sottolineare che il nostro successo è stato limpidissimo perché costruito sulla scorta della migliore prestazione di squadra dell’anno. Una vittoria in rimonta (19-30 alla pausa lunga ndr) costruita con un potente parziale (24 a9) frutto di una splendida prestazione difensiva che ha tolto ogni riferimento all’attacco più forte del campionato. Così mentre Costa Masnaga è andata in tilt contro le nostre difese, noi siamo riusciti sia correre in campo aperto segnando canestri facili, sia giocando con intelligenza e lucidità a difesa schierata in una sera in cui tutte le giocatrici impiegate hanno prodotto qualcosa di buona sui due lati del campo”.
Domani sera, ore 21 a Costa, va in onda la bella: cosa succederà?
“In realtà l’equilibrio della serie non è cambiato perché Costa Masnaga resta l’unica, grande, sola favorita. Adesso però, oltre alla fiducia acquisita, abbiamo capito come mettere in difficoltà la corazzata biancorossa. Poi, qualcuno dice che i miracoli non si ripetono due volte di fila, ma noi – conclude fiducioso -, senza alcuna pressione e comunque sereni per tutto quello che abbiamo fatto di buono in quest’anno “zero” ci proveremo fino in fondo”.

QUI GAVIRATE – La Pallacanestro Askyaline Gavirate, impegnata in casa in gara-3 di finale contro Quartiere Sant’Ambrogio, cade in modo tanto fragoroso, 41-64, quanto inatteso, lascia il “pass” per la promozione in serie B nelle mani delle milanesi e, comprensibilmente, oggi restituisce l’immagine di un club uscito basito e attonito dalla sconfitta.
“Uno stop che ha lasciato il segno in tutto il nostro ambiente perchè – ammette Alessio Crugnola, coach di Gavirate -, quando giochi la “bella” in casa, con i tuoi riferimenti preferiti e davanti al tuo pubblico, porte aperte, spalti gremitissimi, androne della palestra compreso, quasi 300 persone presenti, hai la netta impressione che tutte le congiunzioni astrali siano arrivate a compimento. Purtroppo, a scompaginare il quadro “stellare”, e una situazione di sostanziale equilibrio, (22-26 per Sant’Ambrogio all’intervallo) ha pensato Gariboldi. La guardia-ala di QSA, oggettivamente giocatrice di un’altra categoria, ha stretto la partita nelle sue mani e con grande carattere ha deciso di vincerla da sola realizzando 15 punti consecutivi con 4 triple, almeno due con le dita negli occhi, e un gioco da 3 punti. Quando alla fine del terzo quarto il “ciclone Gariboldi” si è placato il tabellone segnalava ormai QSA a +18 e, sostanzialmente, la fine del match perché le mie giocatrici frustrate e deluse non avevano più nulla da dare o da dire”.
Quindi, Gariboldi nelle vesti di “one woman show” e la chiudiamo così?
“No, la conclusione non può e non deve essere solo questa perché dove finiscono i suoi meriti, iniziano le magagne della mia squadra che, sotto il profilo offensivo, ha disputato una serie-playoff non all’altezza delle aspettative. I punti segnati nelle tre partite – 45, 43 e 41 -, dicono chiaramente che abbiamo sempre faticato nel trovare la via del canestro e nel produrre percentuali accettabili, anche a fronte di tiri quasi sempre ben costruiti. Come ovvio rovescio della medaglia la nostra sterilità offensiva ha avuto un grande peso perché contemporaneamente alla sfuriata di Gariboldi noi abbiamo spaccato i ferri e, di fatto, la gara la ci è sfuggita dalle mani. In conclusione, resta la grandissima amarezza – Crugnola descrive il dopo gara-3 come una valle di lacrime con pianti a dirotto per tutte le sue ragazze – per una stagione nella quale, dopo aver sostanzialmente dominato per oltre 30 gare, ne abbiamo “toppata” solo una. L’ultima. La più importante”.

SERIE C FEMMINILE –  FINALE  PLAYOFF

GARA 2 Hupac Pro Patria Busto-Costa Masnaga 51-48 (serie 1-1)

GARA 3 Gavirate-QSA Milano 41-64 (serie 1-2). QSA promosso in serie B

4 giugno ore 21: Costa Masnaga-Hupac Pro Patria Busto (via S.Antonio, Mariano Comense).