Una carriera lunghissima, una vita spesa per il basket, quella di Paolo Conti (in foto con Ferrero e Tambone), l’ex biancorosso varesino braccio destro di Meo Sacchetti alla guida della Nazionale che in questi giorni è protagonista proprio nella sua Varese. “Il Palazzetto lo conosco molto bene, è praticamente casa mia – ci dice Paolo -. Essere qui con la Nazionale è un’emozione particolare, che non vivevo da tanti anni, mi fa strano, ma è una sensazione bella”.

Sul coach aggiunge: “La sua chiamata di un anno e mezzo fa è stata un fulmine a ciel sereno perché non me l’aspettavo, non tornavo in Nazionale dai tempi di Ettore Messina. Di Meo penso che, più di chiunque altro in Italia, abbia la capacità di trasmettere serenità ai giocatori anche in situazioni  di grande difficoltà”.

L’Italbasket è arrivata al dunque nel lungo cammino di qualificazione ai prossimi Mondiali in Cina. Quando mancano due partite alla fine del girone, alla squadra mancano due punti per centrare l’obiettivo. “E li vogliamo ottenere venerdì sera al Palazzetto” si augura il vice di Sacchetti. Palla a due alle 20.15 contro l’Ungheria: “Una squadra rognosa – la definisce Conti -, che gioca assieme da tanto tempo. La posta in palio è alta e non vogliamo sbagliare. Dover poi affrontare l’ultima sfida in Lituania con l’obbligo di vincere non sarebbe facile. Dobbiamo chiudere la pratica e il Palazzetto di Varese ci aiuterà dandoci il giusto sostegno”.

Conti ha indossato la maglia biancorossa per tante stagioni, quella della Ranger dal 1990 al 1995 e poi quella della Metis dal 2001 al 2004. “Anni che mi porto dentro, non ce n’è uno in particolare, sono stati tutti belli. Forse l’emozione più forte l’ho provata quando sono tornato ad indossare la maglia”.

La carriera da giocatore l’ha chiusa nelle serie minori con la maglia dell’altra squadra cittadina, la Robur et Fides. Poi si è seduto in panchina partendo dal Settore Giovanile della Pallacanestro Varese per poi ricoprire il ruolo di vice di Moretti in prima squadra. “I primi anni come allenatore sinceramente non li ho vissuti benissimo perché mi aspettavo un altro tipo di esperienza, adesso mi sto rifacendo”.

Paolo è il fratello maggiore di Andrea Conti, il general manager della Pallacanestro Varese. “Il basket è la nostra vita, adesso che è a Varese ci scambiamo opinioni più spesso, prima tra impegni vari era poco il tempo per vedersi. Non parliamo solo di pallacanestro, ma anche di altro”.

Elisa Cascioli