Chiamatemi Fausto. Nel nome del padre, Angelo Fausto Coppi (fu Faustino), ha ripresentato ieri sera il libro “Un’altra storia di Fausto Coppi”, scritto a 4 mani con Salvatore Lombardo. Occasione, la conviviale del Panathlon Club La Malpensa del presidente Enrico Salomi. Location, il Parco Altomilanese della presidentessa Laura Rogora. Innesco, il centenario dalla nascita del Campionissimo (celebrato il prossimo 15 settembre) coincidente con analogo secolo di storia della Bustese Olonia. E i punti di contatto non finiscono certo qui visto che l’Airone di Castellanìa è stato tesserato per un decennio con l’allora Velo Club Bustese di Peppino Cerana. Autentico mecenate dello sport dell’epoca (fu anche presidente della Pro Patria degli anni ruggenti) il cui testimone è stato raccolto in azienda dal figlio Cesare. Presente al meeting in un gustoso sillogismo con l’altro erede omologo. Entrambi omaggiati dal numero uno della Bustese Sandro Cardi con una maglia del centenario (la numero 2 per Cerana, chiaramente la 100 per Coppi)

Stimolato dal neo cavaliere Sergio Gianoli, Coppi ha regalato il ritratto di un gigante delle due ruote e di un amorevole padre di famiglia. Smontando (quantomeno fuori dalle competizioni) la storica rivalità con Bartali (“Quando nacqui in Argentina, la mia prima foto papà la spedì proprio a Gino”), e svelando qualche retroscena (“Fu molto ferito dal duro giudizio espresso nei suoi confronti da Gianni Brera”).                                                   

In una gremitissima Sala Lattuada presenti anche l’assessore allo sport di Busto Gigi Farioli, la sindaco di Marnate Elisabetta Galli e di Castellanza Mirella Cerini (oltre alla vice Cristina Borroni), gli ex professionisti Toni Bailetti, Stefano Zanini, Dario Andriotto e Danilo Napolitano, la ciclista Silvia Pollicini, il presidente di Federciclismo Lombardia Cordiano Dagnoni (con il consigliere Alfredo Zini), il medico sportivo Massimo Besnati, l’attuale DS di Cofidis Roberto Damiani, il presidente del Panathlon Club Varese Stocchetti, l’ideatore del Museo del Ciclismo di Busto Luigi Celora e la past president e provetta ciclista amatoriale Cinzia Ghisellini.

Una serata nel mito di Coppi vissuta grazie a chi può dire con orgoglio: era mio padre.       

Giovanni Castiglioni