Dopo portieri e difensori, oggi tocca a centrocampisti, attaccanti e staff. Ecco i loro voti e giudizi sulla loro prima parte di stagione:

CENTROCAMPISTI

Filippo Ghioldi  7: Lasciato esterno (o trequartista). Ritrovato mezzala di lotta e di governo. Con il tradatese titolare conquistati gli scalpi (a domicilio) di Entella e Pisa. Che rimanga (chiaramente) tra di noi. Altrimenti Ivan Drago si incupisce. Avere vent’anni. Dimostrarne (in campo) qualcuno di più. Sfizioso

Luca Bertoni  6/7: Il piccolo Xavi gioca da Busquets. Meglio di quanto universalmente (e a torto) venga percepito. Meno bene (facciamo diversamente) da quanto (forse) ci si aspetterebbe. L’utilizzo di Zaro gli toglie qualche possesso in regia arretrata. Smaltandone la lucidità 20 metri più avanti. Resta in ogni caso il magnete della manovra tigrotta. Ombelico

Giovanni Fietta  6/7: Valutazione indulgente suggerita più da quello che lascia intravvedere che da quello che fa realmente (706’ spalmati su 12 presenze annacquate dalla quarantena muscolare post Pro Vercelli). Alternativo o complementare a Bertoni? Insito nella risposta il tenore di gran parte della seconda metà di stagione bustocca. Navigato

Francesco Gazo  6,5: Il maratoneta bullonato riduce il kilometraggio rispetto all’anno scorso: 18 presenze, 11 da titolare, 5 per intero (solo con il Cuneo nelle ultime 8). Diluizione giustificata più dalla profondità della rosa che dal rendimento contingente. Mezzofondista

Alex Pedone  6,5: Quando è in giornata: wow!! Quando non è in vena: aargh!! Difficilmente una via di mezzo. Casistica favorevole spesso associata all’ingresso in corsa. Com’è come non è, le gioca praticamente tutte (tranne Novara): 8 su 19 da titolare. Bifronte

Riccardo Colombo  6: Gli anni passano per tutti. Il fagnanese non può fare eccezione. Nell’undici di partenza in 6 delle prime 7, poi (in 2 mesi) solo 117’ dalla panchina ed una lunga sosta ai box. Resta una delle grandi anime dello spogliatoio ed un simbolo genuino di DOP territoriale. Il suo indiscusso mestiere tornerà utile dal 20 gennaio in avanti. Autentico

Donato Disabato  6: Uscito dai radar dopo il buon (forse addirittura ottimo) primo tempo di Arezzo: 4 gare in panca e 2 camei da 11’ complessivi con Cuneo e Pistoiese. Motivo? Da ricercarsi nell’upgrade tattico imposto da Javorcic. Poco affine al suo specimen tecnico (e fisico). Anche Dido (come Molnar e Gazo), colpito dalla maledizione del Tonno Gate. Limitato

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ATTACCANTI

Niccolò Gucci  7,5: Pichichi biancoblu a metà stagione. Dai, fuori i fenomeni che l’avevano previsto. Nessuno, ovviamente. Anche se già l’anno passato si era fermato a 13. Il tassametro segna 6 reti (5 decisive da 13 punti) in 934’ giocati. A cui sommare il rigore da 3 punti procurato con l’Arzachena e un senso della profondità ignoto agli altri attaccanti in rosa. Esuberante

Ferdinando Mastroianni  7: Il suo inserimento ad inizio agosto cambia dimensione alla squadra. Fornendo una torre ad uno scacchiere affidato largamente al giro palla. Il rosso (o il Rossini?) con l’Albissola gli toglie ritmo. Non peso specifico nell’economia del gioco. La sua rete al “Piola” è il climax del ritorno in C dopo la promozione. Bellico

Mario Alberto Santana  7: Marito segna poco. Almeno rispetto alle sue recenti abitudini. Per il patagonico 2 gol (Albissola e Pisa) confortati da un’incidenza sottopelle indifferente alle fredde statistiche. Nel suo devastante ingresso nell’ultimo quarto d’ora di Novara (forse) la chiave della stagione tigrotta. Come si dice less is more in spagnolo? Menos es màs. O qualcosa del genere. Iconico

Giuseppe Le Noci  6,5: Gettiamo subito la maschera. Pensavamo fosse ormai materiale da Quota 100 o giù di lì. Le 2 delicatessen consecutive contro Cuneo e (soprattutto) Pistoiese ci costringono alla maldestra retromarcia. Morale? Mai scommettere contro Beppegol. Mai. Surreale

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Allenatore: Ivan Javorcic  7,5: Preparato. Rigido nei principi, non nell’elasticità della loro applicazione. Dotato di forte ascendente sul gruppo. Tutte cose che già si sapevano. Ma che esibite in C, hanno un valore completamente diverso. Unico neo: un paio di intemperanze in panchina. Vissuto

Direttore Sportivo: Sandro Turotti  8: Secondo Transfermarkt.it il valore dell’organico bustocco sarebbe il terz’ultimo del Girone A (2,50 milioni di euro, superiore solo ad Arzachena ed Albissola). Eppure in classifica la Pro Patria ne ha alle spalle 10 (al netto dei recuperi). E la differenza? Ce la mette il biellese. Economista

PAGELLE DIFENSORI E CENTROCAMPISTI

 Giovanni Castiglioni