Dici Virtus Roma (domenica 1° dicembre alle ore 12 all’Enerxenia Arena) e ripensi, per non andare troppo in là nel tempo, a quello squadrone che era la Lottomatica di Bucchi prima, Pesic poi e Repesa infine nel primo decennio degli anni 2000. Ad esempio, ne prendiamo una: quella della stagione 2002/03. Uno squadrone con Myers, il nostro Daniel Santiago come pivot, la classe e l’eleganza di Anthony Parker – tra i più forti stranieri mai visti in Italia – il talento di Jenkins e gli azzurri Righetti e Bonora. Squadra che si fermò in semifinale sconfitta per 3 a 2 dalla Fortitudo Bologna.

I tempi, oggi, sono un po’ diversi. La Virtus che arriva a Varese per questo mezzogiorno di fuoco è una squadra totalmente agli antipodi rispetto a quella Lottomatica, ma in comune ha due cose. Il patron, che è sempre Toti, e l’allenatore, ovvero Piero Bucchi cui va dato atto di aver organizzato un buon sistema di gioco, che ha portato la Virtus ad avere un bilancio in parità tra vinte e perse dopo dieci giornate di campionato e di navigare in acque tranquille lontano dalla zona calda. Insomma, obiettivo salvezza per la società della Capitale che è tornata quest’anno in serie A dopo 4 anni di serie A2 conditi da ben 2 salvezze ottenute ai playout…

Nozze coi fichi secchi, indi, con un budget ristretto ed una squadra che, però, sa stupire. Offensivamente non eccelle in nulla: quinta nel tiro da 3 col 34,9% e sesta nei rimbalzi totali, difensivamente è addirittura terzultima per punti concessi e ultima per palle recuperate concesse agli avversari. E allora quali sono le qualità di questa Roma? Di certo quello di non arrendersi mai ed esser un osso duro per tutto, vedasi una Milano che l’ha spuntata solo nel finale sul campo romano. Unico vero scivolone è quello di domenica scorsa che ha visto Treviso violare il PalaEur al cospetto di una Virtus imprecisa in attacco e non certo esente da colpe nella propria metà campo difensiva.

Pertanto, sul parquet della Enerxenia Arena si affronteranno due squadre reduci da due sconfitte ed entrambe vogliose di riscatto. Quali i duelli chiave in ottica vittoria? Di sicuro dalla cabina di regia passeranno parecchie delle fortune di ambedue le formazioni. Il duello Mayo – Dyson promette scintille e spettacolo con i due folletti reduci da un poco simpatico 0/15 in coppia da 3 punti e siamo certi che sia Josh che Jerome (accomunati dalla comune iniziale del nome) vorranno togliersi di dosso in fretta la scimmia dello zero alla voce canestri pesanti. Altro ago della bilancia sarà la lotta sotto canestro tra Simmons e Jefferson: fondamentale sarà il lavoro di contenimento in difesa sul virtussino. I tifosi biancorossi ben ricordano come fu decisivo nella gara di ritorno a far vincere il derby a Cantù nella passata stagione dominando sotto i tabelloni (19 punti col 100% da 2 e 10 rimbalzi). Infine diciamo il supporting cast: sia Roma che Varese non hanno panchine lunghissime e l’apporto di chi esce a far rifiatare i titolari sarà fondamentale. Chi delle due squadre saprà spremere più qualità dalle seconde linee potrebbe far pendere la bilancia con i preziosi due punti verso di sé.
PROGRAMMA E CLASSIFICA

Matteo Gallo