Non c’è più tempo nemmeno per salvare il salvabile. Il Varese stavolta ha veramente i giorni contati e, nonostante sia spuntata una nuova trattativa tra Benecchi e un gruppo di investitori, già inseriti nel mondo del calcio, non di Varese; e nonostante il presidente abbia dato rassicurazioni ai vertici della Lega Nazionale Dilettanti, facendo l’ennesima figuraccia; tutto resta così come. Impianti ancora chiusi, squadra che non ha ricevuto alcun tipo di segnale. Non è mai tornata ad allenarsi e non si presenterà nemmeno domenica. Il Comitato Regionale è andato incontro alla società biancorossa spostando il terreno di gioco del prossimo match in calendario: col Ferrera Erbognone si dovrebbe giocare a Viggiù, ma al momento la prima squadra non esiste più. Si stanno allenando gli Juniores che porteranno avanti il loro campionato non scendendo in campo al posto della formazione maggiore come, invece, hanno fatto con la Castanese.

Per il Varese si tratterà della terza rinuncia, alla quarta scatta la radiazione. Mercoledì 27 febbraio è in programma il recupero pomeridiano in casa dell’Union Villa Cassano. Se nessuno si presenterà nemmeno lì, il Varese sarà estromesso dal campionato. Cosa prevede il regolamento? Avendo cominciato il girone di ritorno, non si verificherà un caso come quello del Pro Piacenza, al quale sono stati annullati tutti i risultati in Serie C. I risultati del Varese resteranno validi e da qui alla fine perderà tutte le partite 3-0, esattamente come è successo al Matera nello scorso mese di gennaio che era guidato dall’ex biancorosso Gaetano Auteri.

Oggi intanto il giudice sportivo ha ufficializzato lo 0-3 a tavolino di domenica scorsa infliggendo, oltre al punto di penalità, anche una multa di 600 euro. Il Varese pare proprio spacciato a prescindere. Anche qualora dovesse avvenire un miracoloso passaggio di quote (domani ci sarebbe un incontro a Milano), la squadra, attualmente a 29 punti, rischierebbe addirittura di retrocedere in Promozione visto l’arrivo di almeno 16 punti di penalità per le vertenze non pagate. Forse è meglio uscire di scena prima possibile, la corda è stata tirata sin troppo.
L’udienza per il fallimento del club fissata dal Tribunale di Varese per il 19 marzo sembra quasi una liberazione da questo cancro.

Elisa Cascioli