Durante l’estate non ha avuto dubbi, Pietro Barbarito ha puntato ad occhi chiusi sulle qualità di Alessandro Doria mescolate alla sua grande voglia di rivalsa. Ingredienti che, mixati insieme, stanno regalando tantissimo al Verbano. Il giovane attaccante classe ’97 è capocannoniere del girone A, la squadra è prima da sola a + 4 sulle seconde. Numeri impressionanti per una squadra che negli ultimi anni ha sempre fatto bene, ma non era di certo la favorita considerando le ambizioni di alcune avversarie del girone.

BESOZZO CALCIO ECCELLENZA VERBANO VS. VARESINANELLA FOTO“Non siamo partiti coi favori del pronostico, è vero – conferma il bomber 22enne -, ma oramai non possiamo più nasconderci dietro un dito. Siamo arrivati lassù e vogliamo rimanerci. Puoi costruire lo squadrone che vuoi, ma in campo non ci vanno i soldi investiti e gli stipendi, ci vanno le persone e il nostro punto di forza è proprio questo”.
Doria parla di un ambiente rossonero “disteso e rilassato; siamo sereni e spensierati. Il gruppo è molto giovane, il più vecchio è il portiere che è un ’91. Questo, forse, ci fa essere più frizzanti”.

Mister Celestini ha voluto precisare che non allena un gruppo di ragazzini: “E’ esatto, nel senso che nonostante l’età media, siamo maturi – aggiunge la punta -. Siamo tutti giocatori che, presi singolarmente, hanno quasi tutti giocato in Serie D a buoni livelli. La squadra è stata costruita da chi sa vederci giusto”.
Doria ha sempre giocato in D, perché scendere di categoria? “Non nego che in estate avevo in ballo diverse proposte, tutte in D. Poi un giorno, mentre ero in Calabria, mi ha chiamato Barbarito per vederci. Ci ho parlato e mi ha stregato. Ho avuto un bellissimo impatto, ci siamo detto poco, abbiamo subito trovato l’accordo. Ho scelto Verbano per rivalermi dopo la retrocessione col Pavia, posso dire che è stata una scelta azzeccata”.

BESOZZO CALCIO COPPA ITALIA VERBANO VS. VISNOVA GIUSSANONELLA FOTOPeriodo difficile per una realtà storica come il Pavia che, oramai da tempo, sta ancora facendo i conti col vecchio fallimento. Quest’anno è ripartito di nuovo da capo, ha dovuto lasciare lo stadio, deve fare i conti con una piazza esigente, ha già cambiato allenatore. “Non conosco la società di oggi, ma sicuramente è meglio di quella passata. Avendo giocato al Fortunati e vedendono ogni volta pieno di gente, penso sia brutto che una realtà così bella non giochi nella sua città. Si meritano molto di più e penso stiano mettendo le base”.

Domenica il Verbano sarà impegnato alla Bombonera nel derby di provincia contro la Sestese: “Ad ogni partita cerchiamo di mantenere lo stesso atteggiamento sia se affrontiamo il Mariano che la Varesina, non c’è differenza. Sicuramente con la Sestese è un bel match, molto sentito. Il presidente ci tiene molto a questa sfida di provincia”.

Sguardo al campionato, quale avversaria ti ha impressionato finora? “Sono state la Varesina e la Vogherese, penso possano tranquillamente ambire alla vittoria, ma magari arriviamo primi noi. Al momento è il Verbano la squadra da battere. Anche il Pavia vuole vincere. Noi ci crediamo”.

vezzi caldirolaCome ti descrivi come giocatore? “Non sono una classica prima punta. Sono piccolo di corporatura, magro. Con Caldirola e Dervishi accanto abbiamo trovato il giusto equilibrio”. Il tuo idolo? “Mi piace molto Mertens perché è piccolino come me. Mi ispiro a lui”.
Arrivato a quota 9 reti in campionato, qual è l’obiettivo numerico di Doria? “In verità me ne sono mangiati parecchi di gol e potevo già essere in doppia cifra. Essendo del sud sono scaramantico e preferisco non dirlo. L’anno scorso l’ho dichiarato e ne ho fatti zero, quindi preferisco non pensare ai numeri”.

Elisa Cascioli