Determinato, appassionato e giustamente ambizioso: Simone Asinelli, uno dei fiori all’occhiello della squadra dei Mastini e nel giro della nazionale, si è approcciato a questa stagione con grande voglia di crescere e di dimostrare il suo valore e con il forte desiderio di vincere un trofeo anche qui dopo quelli conquistati a Milano. Pur giovanissimo, la sua carriera hockeystica è già molto ricca e il futuro appare roseo.

Come ti trovi a Varese?
“Siamo un bel gruppo, abbiamo una mentalità vincente e affrontiamo i match e ogni avversario senza paura. Per ora abbiamo ottenuto solo successi, ne siamo felici e siamo consapevoli che dobbiamo continuare così. Personalmente sono contento e voglio raggiungere traguardi importanti con questa maglia. È un anno cruciale per me, vorrei dare continuità a quello che ho fatto vedere nelle ultime stagioni e magari migliorarmi superando i 20 punti complessivi”.

L’anno scorso hai avuto l’opportunità di giocare in Alps con Milano.
“Ho approfittato della partenza degli stranieri per conquistare via via uno spazio sempre maggiore. Non è stato un campionato né un’annata semplice, ma ho cercato di sfruttare le tutte occasioni per mettermi in mostra e dare il massimo. Alla fine sono risultato il miglior nato nel 1998 ed è stata una bella soddisfazione”.

La tua stagione non è passata inosservata e sei stato chiamato in nazionale.
“La convocazione con l’Under 24 è arrivata un po’ inaspettata perché non sono mai stato nel giro azzurro. Ad agosto ho trascorso una settimana in raduno a Vipiteno dove abbiamo lavorato duramente e ci è stata comunicata l’intenzione di costruire un gruppo competitivo in previsione delle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. Per me è un onore essere inserito nella rosa dei giovani promettenti su cui puntare e farò di tutto per rimanere nel gruppo e realizzare il sogno di giocare le Olimpiadi in casa”.

Tra le tue esperienze c’è anche un anno in Canada nell’Ontario Hockey Academy.
“Ho fatto la quarta superiore in Canada dove ho potuto studiare e contemporaneamente giocare ad hockey. Quell’anno mi ha fatto crescere tantissimo dal punto di vista umano e sportivo: ho conosciuto persone da ogni parte del mondo, approfondito l’inglese, aperto la mia mente e imparato ad usare il fisico e ad essere veloce nelle mie giocate ad hockey. Terminato l’anno, mi ha chiamato una squadra americana che mi ha offerto una borsa di studio, ma non c’erano le condizioni giuste e ho preferito tornare a Milano. Al momento sono iscritto ad “Economia e gestione delle imprese” in Cattolica e conto di laurearmi entro il 2020”. 

Giovedì sera alle ore 20.30 arriva il Como. Come vi state preparando?
“E’ una sfida da non sottovalutare e non lo faremo. Dobbiamo sfruttare il turno casalingo per vincere ancora e proseguire nel nostro cammino. Ricordo che con Milano non è mai stato un derby particolarmente difficile per noi perchè siamo sempre stati superiori al Como e spero che la cosa si possa ripetere giovedì. Dobbiamo però essere concentrati e tenere gli occhi ben aperti”.

Laura Paganini
(foto Agenzia Blitz)