In questo caldo, caldissimo mese di giugno abbiamo scambiato due chiacchiere con il sempre amabile e disponibile Max Ferraiuolo spaziando a tutto campo dalla Pallacanestro Varese fino ai… massimi sistemi cestistici. Andiamo per gradi e sentiamo cosa ne pensa il dirigente varesino della nuova coppia play pivot Mayo – Simmons: “Mi sembra un asse regista centro ben assortito che si completa alla perfezione. Mayo è un ottimo tiratore perimetrale, ma è anche capacie di gestire molto bene il pick’n’roll per creare spazi e occasioni per Simmons. Spero che quest’ultimo sappia sfruttare questa capacità del suo compagno meglio di quanto accaduto quest’anno a Montegranaro. Insieme spero possano tornare i due giocatori che trascinarono Scafati fino alla semifinale promozione contro Brescia di qualche anno fa e fare entrambi bene in A”.

Sta iniziando a prendere forma una Varese nuova, ma promettente. Se poi venissero confermati i nomi che girano…
“Caja ama avere a disposizione giocatori che conoscono il nostro campionato e sanno bene cosa significa la realtà di Varese. Anche quest’anno la nostra campagna acquisti si ripeterà seguendo questi canoni. Penso possa nascere una Varese molto intrigante. Peak a Pistoia ha dimostrato che, seppur giovane, ha delle carte importanti nel proprio futuro, se poi qualcun altra delle trattative si concretizzasse sarebbe ottimo. Saranno magari giocatori da usato sicuro, ma saranno giocatori in grado di assorbire il sistema di coach Caja e la sua solidità così da diventare in breve tempo un gruppo affidabile”.

In questi giorni si è tanto parlato di Europa. La scelta sarà stata certamente dolorosa, ma dovuta.
“Coach Caja è stato chiaro fin da subito: o ci sono le condizioni per fare bene in Europa oppure è meglio non disputare la coppa continentale. Mi sembra sia stata fatta la scelta più sensata anche alla luce che quest’anno il pubblico ci ha seguito veramente poco in Coppa. La Fiba Europe Cup ha avuto un saldo negativo per le nostre casse, pur essendo arrivati quasi in fondo. Va detto che la Champions League è nettamente più competitiva ed impegnativa e fino a metà febbraio devi giocarla e non puoi permetterti di andare in Europa e, eventualmente, fare figuracce. C’è stata una preiscrizione, ma nei tempi concessi dalla Fiba stessa abbiamo comunicato il nostro non confermare tale iscrizione. Probabilmente, ci fosse più seguito da parte dei tifosi, i ragionamenti potrebbero esser stati diversi, ma anche quando 3 anni orsono disputammo la Champions League ricordo un palazzetto, purtroppo, più vuoto che pieno”.

Un anno fa, di questi tempi, discutevamo con te della cattiva situazione finanziaria del nostro basket. Direi che 12 mesi dopo la situazione è addirittura peggiorata: serve che chi di dovere smetta di ignorare tali problemi.
“Già, ci sono stati parecchi problemi anche durante il campionato e vedo anche società gestite con poca oculatezza. Notizia di questi giorni è il problema di Avellino che sembra non essere molto in regola. Mi chiedo come si possano firmare giocatori e allenatori quando si conosce che la situazione non è regolare. Purtroppo, i segnali che manda il nostro movimento non sono belli. Chi dovrebbe avere il coraggio di affrontare queste situazioni, mi sembra che, invece, si giri dall’altra parte senza mettere a posto questi problemi. In questo momento ci vuole massima serietà e cercare di abbassare i costi sotto ogni punto di vista partendo, ad esempio, dal costo degli stipendi dei giocatori. Invece, oggi si rischia di ripartire per un nuovo campionato con situazioni poco chiare: qualcuno ha deciso di ridurre il budget, ma altri rischiano di compromettere il campionato: spero non ci tocchi una serie A a 17 squadre…”.

Matteo Gallo