BELLUZZO MARIOMario Belluzzo (foto a lato) si culla i suoi ragazzi e si gode i primi risultati arrivati sul campo. Il responsabile dell’attività agonistica della Varesina si complimenta, in primis, col gruppo Juniores: “Capace di vincere il titolo regionale (nella foto in alto), il primo che la società si mette in bacheca, con tre giornate d’anticipo e 12 punti di vantaggio sulle avversarie. Un campionato vinto con la squadra più giovane di tutti: siamo scesi in campo con tutti 2001 e ben cinque Allievi 2002 quando l’annata è quella dei 2000-2001. La squadra ha disputato un campionato importante e in ottica futura. Il nostro obiettivo è quello di portare avanti i ragazzi”. Il percorso non è concluso qui perché al termine del campionato scatterà la fase successiva contro le vincenti degli altri gironi con le semifinali al via il  1° maggio, dopodiché chi vince passa alla fase Nazionale: “Raggiungerla sarebbe un traguardo grandioso, ma è ancora lunga” commenta Belluzzo.

Non sono da meno le altre compagini: “I 2002 (Under 17) sono passati in testa ed è ancora tutto in gioco. Stanno facendo benissimo considerando che cinque ragazzi del loro gruppo giocano fissi in Juniores. Gli Under 16 sono terzi in classifica con le prime più avanti, gli Under 15 sono secondi all’Alcione che ha un vero squadrone. Comunque siamo in ballo per i playoff su tutti i fronti. Questo è quello che riguarda i Regionali, ma le soddisfazioni arrivano anche sul fronte Provinciali, per non parlare dell’attività di base. Quella dei 2006, 2007 e 2008 è impostata molto bene, abbiamo numeri altissimi e quando hai tanti ragazzi cresce anche il livello”.

Non solo fiore all’occhiello, oramai il vivaio della Varesina è un punto di riferimento per il territorio: “Sfruttiamo le mancanze degli altri – commenta Belluzzo -. Il Como è messo male, la Pro Patria lo cura poco, il Varese lo sappiamo: squadre che primeggiavano su quel fronte sono calate. Abbiamo 560 ragazzi e anche solo fare i programmi per i campi diventa un gioco a incastri. Il nuovo campo di Vedano ci ha dato uno sbocco importante, praticamente tutta l’agonistica l’abbiamo portata lì”.

E il futuro? “L’obiettivo è sempre quello di migliorare, la cosa più difficile è far si che i ragazzi riescano ad arrivare a giocare, ad avere una carriera. Qualche giovane ha avuto la possibilità di andare all’Inter o al Novara, quelle sono società che ti prendono sin da piccolo. Che lavoriamo bene lo dimostrano i vari Deodato, Bellacci, Frigerio, Morello e Segalini che sono tutti in prima squadra. Sono giovani che abbiamo cresciuto in casa“.

E la prima squadra? “Non la vedo tanto, giusto qualche volta in casa. I playoff oramai mi sembrano definiti, vincerli non sarà facile perché anche le altre sono molto forti”.
Da ex Varese, un commento sulla stagione dei biancorossi? “La situazione è difficilissima, non posso che augurar loro di ripartire con gente seria”. 

Elisa Cascioli