ciavarrellaGabriele Ciavarrella, ex presidente del Varese Calcio, è tornato a parlare, dopo parecchio tempo, delle vicende legate ai colori biancorossi. Durante la nostra trasmissione di ieri trasmessa in diretta Facebook, l’imprenditore varesino ha ripercorso la sua stagione da presidente, ribadendo di aver lasciato il club senza debiti e ha confermato di avere avuto colloqui con Claudio Benecchi, attuale presidente che rischia di non poter iscrivere la squadra al prossimo campionato per via dei debiti, passati e presenti.

“Ho visto Benecchi, si sta impegnando ad onorare i suoi impegni – dice Ciavarrella -, probabilmente chiederà e otterrà uno sconto sul fronte penalizzazione. Per me è una persona seria che ha incontrato, e non solo lui, persone che non hanno mantenuto l’impegno preso. Sta facendo il massimo, si sta adoperando. Non so a che livello sono le trattative, ma ci sono davvero ed è giusto ne parli lui. Non lo sta facendo per prudenza. Impegno e serietà della persona ci sono, si è trovato tradito da promesse non mantenute”.

Punzecchiato sulla sua gestione, Ciavarrella chiarisce in questo modo: “Ci sono le carte, noi non abbiamo lasciato debiti. Abbiamo pagato i fornitori ei  calciatori; chi è arrivato dopo ha avuto una gestione diversa e non sono in grado di parlarne. La nostra è stata chiara e trasparente. Probabilmente abbiamo speso troppo, ma abbiamo vinto un campionato. Non ci sono debiti nell’Eccellenza di quell’anno lì, posso dimostrarlo in qualsiasi sede”.

Intanto giovedì 23 maggio la Procura Federale si pronuncerà in merito alla penalizzazione per le 14 vertenze non pagate. Il Varese rischia la pena afflittiva che equivale a retrocessione o playout, cambiando di conseguenza la classifica finale. La società ha la possibilità di patteggiare e di diminuire la pena di un terzo, ma per farlo deve dare dimostrazione concrete sul fronte vertenze, attualmente non ancora saldate.

Elisa Cascioli