Da piccolo calpestava i campi di Inter e Chievo Verona, poi qualcosa è andata storta ed il calcio è finito in fondo ad un cassetto; ci ha pensato la terza categoria ed il Marnate Nizzolina a risvegliare una passione che non ne poteva più di quella “prigione”, aveva bisogno di tornare a sentirsi libera: è questa in estrema sintesi la storia di Francesco D’Ascanio. Il numero dieci dell’Aurora Cerro Cantalupo, mancino prelibato, estro e qualità da vendere, da un anno esatto veste la maglia blucerchiata e adesso, con una classifica che dice 6° piazza e 40 punti (al pari della Folgore che però ha una partita in meno) l’unico pensiero è: “Crederci fino alla fine”.

Ma credere in che cosa esattamente?
Io non sono uno che molla, anzi, non mollo mai, se mi chiedete in che cosa credo allora la risposta è che credo nel poter vincere il campionato finché la matematica non ci condanna”.

Gorla Maggiore-Aurora Cerro Cantalupo 07Al momento la vetta della classifica è occupata dal Cas Sacconago con 46 punti, cosa pensi di questa squadra?
È sicuramente quella che mi ha impressionato di più nonostante nell’ultima giornata di andata li abbiamo battuti secondo me con una delle nostre migliori prestazioni, però li vedo un gradino sopra agli altri, e questo lo conferma anche la classifica”.

Cas a parte che campionato ti sembra questo? 
Partiamo dal presupposto che sono squadre che non conoscevo perché io non sono di questa zona e non avevo mai fatto questo girone, ma devo dire che il campionato mi sembra di buon livello, equilibrato, dove puoi vincere e perdere con chiunque e noi ne siamo l’esempio eclatante perché abbiamo pareggiato con squadre meno blasonate come Union Tre Valli ed Antoniana e poi fatto benissimo in altre circostanze, però è davvero un bel campionato”.

Lo hai accennato anche tu: meno bene con squadre di bassa classifica e prestazioni top con le big, come analizzi il campionato della tua squadra fino ad oggi?
Abbiamo fatto un bel girone d’andata, abbiamo messo in campo un buon calcio, abbiamo giocato senza pensieri ed è valso addirittura un primo posto in classifica, poi da gennaio abbiamo peccato un po’, forse siamo stati più superficiali o forse abbiamo pagato lo scotto della neopromossa e sentito qualche responsabilità, sono cose che ci possono stare, ma siamo ancora in corsa”.

Gorla Maggiore-Aurora Cerro Cantalupo 05E del tuo campionato personale cosa pensi?
Posso dire di essere abbastanza soddisfatto, penso di aver fatto un bel girone d’andata, tra gennaio e febbraio ho avuto qualche acciacco, ma ora sto meglio

Non è un caso allora che la flessione della squadra sia concisa con la tua…
Questo potrebbe essere un bel complimento, ma la realtà è che qui c’è un gruppo fantastico, che è la nostra forza, con un mister in gamba, e si può fare benissimo a prescindere da me, certo voglio dare il mio contributo, spero di essermi lasciato allo spalle gli acciacchi e anche il freddo che patisco molto e di poter lottare fino in fondo con i miei compagni”.

Ecco perché domenica ad Arsago hai fatto doppietta, perché c’erano 20 gradi…
(Ride ndr) “Sì probabilmente è per quello…

Una doppietta che si aggiunge agli altri 11 gol per un totale di 13 reti, non male direi, a quante vuoi arrivare?
Non posso farne troppi se non raggiungo Ruggeri a quota 20 (ride ndr), a parte gli scherzi lui è un bomber di razza ed abbiamo un bellissimo feeling, non ha importanza quanti gol io faccia, potrei anche arrivare solo a 15, mi interessa fare quelli che contano, è vero che arrivo da settori giovanili importanti e mi fa piacere che ci si aspetti qualcosa in più da me, ma sono una persona con i piedi per terra, non ha importanza quello che è stato, conta solo il presente e l’Aurora”.

Gorla Maggiore-Aurora Cerro Cantalupo 08Pronti per il match con il Brebbia?
Pronti, dobbiamo esserlo per forza, Brebbia è una squadra che si è rinforzata e che non dobbiamo assolutamente sottovalutare, sarà tosta”.

Compresa la gara di domenica siamo a meno sette dalla fine del campionato, ironia del destino gli ultimi novanta minuti saranno proprio contro il Cas: e se fossero decisivi?
Chi può dirlo, io un po’ ci spero, sarebbe la degna conclusione di un esaltante campionato, sarebbe un po’ come giocarsi tutto in una finalissima, noi non molliamo, non siamo morti, anzi siamo vivissimi, le somme si tirano sempre alla fine e fino ad allora lotteremo”.

Anche perché tra poco è pure primavera.

IL CAMMINO DELL’AURORA CANTALUPO

Mariella Lamonica