Parla mister Davide Kolec e analizza la performance vista in Russia dei suoi ragazzi in Challenge Cup contro Victor Stavropol. Cassano torna a casa eliminata: sconfitta nella gara di andata e pareggio nel match di ritorno.

Sei sodisfatto della esperienza in Russia?

“Dentro di me non sono soddisfatto. Nel viaggio di ritorno avevo l’amaro in bocca perché sono convinto che sarebbe potuta andare molto meglio. Mi dispiace perché, dopo aver perso di 9 la prima gara, agli occhi di qualcuno, nella seconda sfida, avrà visto la squadra avversaria più rilassata in campo e questo non ci dá merito del pareggio. Ci sarà un fondo di verità in questo ed è per questo che mi fa rabbia tutto questo.

Mi dispiace perché nella prima gara siamo partiti bene, abbiamo capito subito il livello degli avversari, tutti professionisti. Siamo andati sotto e abbiamo recuperato: sotto di 5 e recuperato con un parziale di 5-0. Non è una cosa da poco conto, perché fossero stati più forti non ci avrebbero concesso il lusso di recuperare. Ciò che più mi dispiace è che negli ultimi 5 minuti abbiamo perso la testa e abbiamo concesso di chiudere la partita con un gap di 9 reti anziché 5, quando, a mio avviso, abbiamo disputato uno dei 30 minuti peggiori di sempre. Fare un secondo tempo sbagliato, vuol dire dare meriti anche agli avversari. Questo mi ha ferito molto. Sapevamo che quel risultato non era reale, li ho visti in difficoltà e ho visto il timore iniziale, poi svanito con la vittoria di 9 reti”.

Poi commenta la gara di ritorno, termina 26-26.“Nella seconda partita devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché sono entrati con un’altra testa e un’ottima gestione della gara. Nonostante gli avversari per un momento abbiano schierato la seconda squadra con due titolari in campo, siamo riusciti ad annientarli. Sul finale i titolari invece hanno cercato di vincere la partita, finita con un pareggio.

Avversari forti, tante qualità ma diverse dalle nostre e voglio dire che anche noi abbiamo le nostre qualità e siamo forti”.

Con quale spirito avere affrontato questa occasione? 

“Non siamo andati in Russia a fare vacanza o a giocare una partita, ma siamo andati con la testa per vincere. L’abbiamo persa sull’ingenuità e non avere ancora quella vera tranquillità di una squadra che può competere a certi livelli. Per questo non abbiamo passato il turno, che vuol dire tanto ma anche poco perché abbiamo dimostrato che possiamo competere ad alti livelli e dare filo da torcere a qualsiasi squadra. Abbiamo la mentalità per poter vincere, abbiamo lottato”.

Pensi che l’Italia, con le singole squadre o con la Nazionale, possa tornare a dire la sua in queste manifestazioni? 

“Si sente dire che la Pallamano italiana non ha chance, sarà vero finché tutti continuano a pensarla così, quando si cambierà mentalità e si inizierà a pensare che davvero possiamo farcela, cambierà tutto. Dobbiamo lavorare tanto e impegnarci tanto. Sono convinto che l’Italia non abbia niente in meno alle altre nazioni, gli manca solo la convinzione di avere fame, di poter dimostrare a tutti che possiamo farcela. Noi italiani possiamo fare grandi cose”.

Federica Scutellà