Era nell’aria. Da ieri è anche ufficiale. Mario Alberto Santana non è più un giocatore della Pro Patria. Il patagonico lascia una squadra che ha profondamente amato al crepuscolo della sua straordinaria carriera. Sentimenti ricambiati da Busto, città che ne ha compreso classe e leadership silenziosa. Non esattamente scontato, per chi conosce lo spleen spesso scontroso della piazza.

Prima gara in biancoblu il 17 gennaio 2016 (0-0 allo “Speroni” con il Pavia), ultima lo scorso 12 maggio (sconfitta 2-0 ai playoff con la Carrarese). Alla fine saranno 106 i cartellini timbrati (compresi Coppa, playoff e Poule Scudetto). Prima rete il 6 febbraio 2016 (tacco iconico nel 2-2 con l’AlbinoLeffe), ultima il 23 dicembre 2018 (rigore del vantaggio nel 2-0 dell’Arena Garibaldi con il Pisa). Alla fine saranno 34 i gol (assortiti da 7 assist). Numeri che dicono molto ma non tutto della parabola tecnica e umana di Marito. Un capitano che ha vestito la fascia da subcomandante. In epoca di ego ipertrofici, un segno di autenticità meritevole di sottolineatura.

L’Ultimo Buscadero affronta il tramonto della sua parabola sportiva consapevole di dover cedere il passo all’unico avversario impossibile da battere: il tempo (è nato a Comodoro Rivadavia il 23 dicembre 1981). Ma il suo posto nel Walhalla tigrotto resterà sempre tra i grandi. Se non tra i grandissimi.

Questa la lettera di saluto da parte del club:

Pro Patria e Santana, 1245 giorni insieme indimenticabili.

Arrivato nel gennaio 2016, Mario, dopo una carriera di altissimo livello, ha deciso di sposare i colori biancoblu.

Un punto di riferimento, un esempio, fino a diventare un grande capitano.

Il nostro Capitano ha saputo emozionare, divertire, unire.

Con i suoi dribbling, le sue finte, le sue giocate sopraffine, ha fatto impazzire gli avversari, con la sua classe ha deliziato lo “Speroni”, con la sua umiltà si è distinto come uomo e calciatore straordinario.

Protagonista della cavalcata che ha riportato la Pro nei professionisti, simbolo del glorioso Scudetto di Serie D, idolo dei tifosi, storico capitano del Centenario biancoblu.

106 presenze, 34 gol.

I numeri certificano solo parzialmente la grandezza di un Campione entrato di diritto nella storia del Club.

Le porte dello “Speroni” saranno sempre aperte per te Mario…

…GRAZIE DI TUTTO!

 

Giovanni Castiglioni