Il colpo è stato duro, durissimo, ma a una decina di giorni dalla partita di Bergamo che ha sancito la retrocessione della Cimberio Handicap Sport, che torna così in serie B dopo sei stagioni disputate ai massimi livelli del basket in carrozzina nazionale, emerge già la voglia di ricominciare e di prendersi una immediata rivincita.
“E’ stata un’annata decisamente sfortunata – spiega il presidente Carlo Marinello – a cominciare dal problema fisico che ci ha privato di Francesco Roncari per l’intera stagione; e Francesco, lo sappiamo, è un giocatore importante che avrebbe fornito un grande aiuto a tutte le nostre rotazioni. Aggiungiamo che qualche giocatore ha reso un po’ meno del previsto e che l’esito delle due partite di playout con Bergamo è stato decisamente sfortunato: abbiamo perso per due volte di un punto con canestri segnati dai nostri avversari in maniera un po’ avventurosa praticamente a filo di sirena. Non pensavamo di poter stare tra le prime quattro della classifica ma neppure di incontrare le difficoltà con cui ci siamo poi scontrati. Ma la nostra volontà è di proseguire, anche se adesso è un po’ presto per capire quale squadra riusciremo ad allestire e quali sponsor ci daranno una mano”.

Cimberio 2019 Marinello-Bazzi-PedracciniGià, il futuro è certo nelle intenzioni di chi governa la società dalla sua fondazione (accanto a Carlo Marinello ci sono Antonio Bazzi, Giorgio Pedraccini ed Elena Missaglia), lo è un po’ meno nei dettagli. “Un aspetto naturalmente fondamentale è quello delle sponsorizzazioni – spiega il presidente – e nei prossimi giorni avremo già dei contatti con le aziende (Cimberio, ZMC e Amca elevatori, oltre al sostegno privato di Gianfranco Ponti) che ormai da anni ci sono vicine e ci danno una mano. Mi auguro che tutti, a dispetto del fatto che non giocheremo in serie A, continuino a manifestarci il loro affetto“.

Alla possibilità di un ripescaggio in serie A Carlo Marinello non crede assolutamente: “Si parla, è vero, di una riforma del campionato di serie A che passerebbe da 8 a 10 squadre, ma una eventuale modifica troverebbe attuazione solo dalla stagione 2020/2021. Però il campo ha detto che dovremo giocare in serie B e in serie B giocheremo, cosa che tra l’altro ci consentirà di “respirare” un po’ dal punto di vista economico, perché gli ultimi anni sono stati sotto questo aspetto piuttosto impegnativi”.

Legato alla riconferma degli sponsor, ma non solo, è anche il discorso che riguarda la squadra. Ma è sulla squadra che ci sono le prime certezze: “Ci sarà il rientro di mio figlio Riccardo che, in quanto normodotato, non aveva potuto giocare nello scorso campionato di serie A e anche di Momo Fiorentini. E naturalmente auspico il ritorno in campo di Francesco Roncari. A tutti gli altri ho dato un mesetto di tempo per riflettere e farmi conoscere le loro decisioni. Gabriele Silva (che si sposa sabato prossimo) ha delle offerte interessanti ma tutte lontano da casa, però spero che decida di rimanere, così come gli altri nostri ragazzi. Difficile invece la riconferma dei giocatori stranieri ma anche in questo caso attendiamo qualche settimana prima di prendere una decisione definitiva, anche perchè in serie B è ammesso un solo straniero“.

Il campionato di serie B è diviso in quattro gironi di 7 o 8 squadre ciascuno, cosa che rende le trasferte più comode ed economicamente meno dispendiose rispetto a quelle imposte dalla serie A, che prevedeva tra l’altro due viaggi in Sardegna e uno a Roma. Ripetere l’impresa del 2013 e ritornare immediatamente nella massima serie non sarà facile ma la Handicap Sport Varese ha le migliori intenzioni e di sicuro ci vorrà riprovare.

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