Emergency Room. No, la sconfitta di Pontedera non c’entra nulla. Il contesto ospedaliero è (purtroppo) evocato dalle condizioni di Niccolò Cottarelli. Colpito duro (e beffardamente ammonito) nel finale della gara di sabato con la Pro Vercelli. Risultato? Trauma toracico con frattura della 7^ e 8^ costola, drenaggio polmonare e 4/5 settimane di riposo assoluto. Per il campo, se ne riparla nel 2020. Discreta tegola (personale e di squadra) che riduce le scelte di Ivan Javorcic sulla fascia destra. O forse no. Alla vigilia della sfida con la Carrarese (ore 15, stadio “Speroni”), lo spalatino para il colpo senza scomporsi: “Abbiamo in rosa uno che ha giocato in quel ruolo in Serie A. Le alternative non mancano”. Il riferimento è chiaramente a Colombo con la lingua costretta a battere dove lo Spizzichino duole. Inevitabilmente. “Non dobbiamo ridurre tutto ad un errore. La partita di mercoledì era importante in un momento per noi di piena crescita. Abbiamo acquisito un feedback su cui lavorare. Capisco che sia inevitabile ma non dobbiamo soffermarci troppo sul risultato. Siamo una squadra condannata alla perfezione per ottenere la prestazione”. Considerazione solo apparentemente filosofica che fa filtrare in filigrana un lavoro che va oltre la quotidianità: “Le scelte partono dal rispetto verso i miei giocatori ed il loro impegno in allenamento”. Intanto, l’avversario di domani è una delle powerhouse del girone: “Dopo il Monza e con il Siena, la Carrarese è la squadra più competitiva. Ha una forte identità con un allenatore che stimo tantissimo come Silvio Baldini. Giocare con loro aumenta la conoscenza. Anche nella sconfitta, il ricordo dell’ultimo playoff rimane un bel ricordo”.

Detto di Cottarelli, tutto a disposizione il resto della truppa tigrotta. Compreso il rientrante Defendi. A lume di rifinitura, undici plausibile con 3-5-2 composto da Tornaghi tra i pali; Battistini, Lombardoni e Boffelli dietro; Colombo, Brignoli, Fietta, Ghioldi e Galli in mezzo; Le Noci e Mastroianni in avanti. Ivan Drago illustra i criteri di scelta: “Devo tener conto dei tre impegni settimanali. Mercoledì ho cambiato visto quello che era successo con l’Arezzo dopo un’altra gara infrasettimanale. C’è un prezzo da pagare alla stanchezza. Non sono solo valutazioni tecniche”. Lancette indietro di un giro causa ora solare. L’attesa è parecchia. Ma toccherà aspettare un’ora in più.

I 23 convocati per il match di domani (ore 15.00, stadio “Carlo Speroni”) con la Carrarese (tra parentesi i numeri di maglia):

Portieri: Mangano (12), Tornaghi (1)
Difensori: Battistini (4), Boffelli (3), Lombardoni (19), Marcone (2), Molinari (24), Molnar (5)
Centrocampisti: Bertoni (14), Brignoli (8), Colombo (21), Fietta (16), Galli (15) Ghioldi (23), Masetti (26), Palesi (6), Pedone (7), Spizzichino (17)
Attaccanti: Defendi (18), Kolaj (27), Le Noci (10) Mastroianni (9), Parker (11)

Sit tibi terra levis. Aveva compiuto 92 anni lo scorso 10 ottobre. Ci ha lasciato ieri. La Pro Patria perde uno dei suoi ex di maggior spessore, Renzo Burini, storico componente del Milan del Gre-No-Li e allenatore biancoblu dal ’70 al ’72. Friulano di Palmanova, a fine anni ’60 era stato anche il vice di Carlo Regalia in un’edizione tigrotta che aveva cresciuto giovani di grande avvenire. Su tutti, Luciano Re Cecconi. Ti sia lieve la terra Renzo.

 

Giovanni Castiglioni