Non si contano gli annunci rimasti parole al vento di questi ultimi anni di sciagurate gestioni che si sono susseguite al Varese. L’ultimo capitolo della farsa è stata la trattativa, finita nel nulla cosmico, con l’imprenditore Domenico Altomonte. Dichiarazioni, notizie e addirittura conferenze stampa che non hanno portato a niente se non ad allungare i tempi. Eppure il Varese, grazie anche alla benevolenza dei piani alti della Federazione che hanno aiutato in tutte le maniere il club, evidentemente penalizzando tutti gli altri, è riuscito allo stesso tempo a non pagare, a non morire e a non avere conseguenze: grazie all’astuzia di qualche avvocato ha evitato il fallimento, grazie al ruolo indefinito di altri ha evitato la radiazione dal campionato e, infine, grazie all’ingiustizia sportiva non ha avuto una pena afflittiva in classifica ricevendo solo un -7 che non ha intaccato la stagione.

Dato già per morto, ogni qualvolta che si era pronti a celebrarne (finalmente) il funerale, questo Varese è riuscito a rivoltarsi nella tomba dando segnali di vita (o forse più spasmi del rigor mortis). E proprio adesso che sembra spacciato per l’ennesima volta, non è affatto detto che si riuscirà a seppellirlo definitivamente. Claudio Benecchi, il presidente e unico proprietario che ha provato in tutti i modi a cedere le quote (prima a Fadani e poi ad Altomonte) si sta muovendo per, incredibile ma vero, la prossima stagione.
La penalizzazione ricevuto ci permette di guardare al futuro con un certo impegnoci aveva detto Benecchi all’indomani della decisione della Federazione. “Ho le idee chiare e contatti con diverse persone. Sono certo che a breve potrò annunciare le novità“.
Stavolta, però, la trattativa non si sta svolgendo sotto i riflettori e forse proprio questo la rende un minimo più concreta. Le bocche restano cucite, ma le voci si rincorrono. Si tratta di un gruppo di persone note nel mondo del calco ad un certo livello? Imprenditori, sia di Varese che fuori zona, una parte dei quali hanno già avuto a che fare in questo mondo.

Una volta che i nomi saranno usciti allo scoperto si potrà capire meglio quale potrà essere il futuro del calcio a Varese. Il progetto sarebbe quello di riaprire lo stadio, valutare il bando per Varesello, con qualche asso nella manica che potrebbe sortire soluzioni diverse. A Viggiù, ad esempio. Nel frattempo risultano al momento bloccati gli svincoli dei giovani biancorossi. Ci sono stati primi approcci con la Macron (ex creditore) come sponsor tecnico; ma tutto passa dalla nuova proprietà. L’annuncio ufficiale stavolta non ci sarà prima delle firme che potrebbero materializzarsi sabato, ma questo film è stato trasmesso troppe volte e adesso in pochi ci credono.

Ad ogni modo, giocare il prossimo anno in Eccellenza, o in qualsiasi altro campionat,  sarà possibile solo pagando i quasi 200mila euro di vertenze tra quelle vecchie (i giocatori dell’ultima annata in D) e nuove (lo staff di quest’anno). Al momento nessuno ha contattato il legale dell’Aic Paolini che si è occupato dei crediti degli ex calciatori. Quello che è certo è che Benecchi ci sta provando, se sarà un altro buco nell’acqua solo il tempo ce lo dirà.

Elisa Cascioli