Francesca Cassani, ala a riposo del Varese Basket Femminile, ma nuova fotografa in servizio permanente effettivo comprerà presto uno di quei mega-zoom, quelle specie di “bazooka” che ti permettono di vedere e fotografare tutto fin nei minimi particolari. Così, giusto per essere ancora più vicina alla sue compagne. Così, giusto per non sentire troppo la nostalgia, canaglia per definizione, del parquet.
“L’operazione al legamento crociato è andata bene e – dice Francesca -, sta procedendo a buoni ritmi anche la fase di rieducazione. Però, serviranno ancora tempo e tanto lavoro di recupero prima che io possa tornare davvero sul campo. Intanto, per restare sempre attaccata al “corpo squadra” ed essere utile alla società ho accettato volentieri l’incarico di fotografa. Un compito che, peraltro, da studente di grafica, mi sarà certamente utile nella mia professione futura”.

Intanto, il “corpo squadra” sembra aver ingranato la marcia giusta: che cosa pensi degli ultimi due “exploit” firmati dalle tue compagne.
“La vittoria bella e clamorosa ottenuta contro Crema ha certamente cambiato, anzi – puntualizza Cassani -, ha letteralmente sconvolto le nostre prospettive. Quel successo, e il modo in cui l’abbiamo ottenuto, ha certamente instillato in tutte noi il seme della fiducia, quello di un ritrovato entusiasmo, quello di una forte consapevolezza nei nostri mezzi. Battere la prima della classe ti fa capire che niente è precluso e, non a caso, sette giorni dopo Crema, le mie compagne, caricatissime, sono tornate da Moncalieri con un altro “scalpo” prestigioso e importante. Certo, due vittorie di fila non possono cancellare il brutto che siamo messe alle spalle, però da qui in avanti abbiamo messo da parte il tono depresso perché, con dentro nuove motivazioni e stimoli importanti abbiamo la certezza di potercela giocare di nuovo alla pari contro tutte. Chiaro, sappiamo benissimo che per raggiungere la salvezza servirà un miracolo e, praticamente, da qui alla fine del campionato dovremo solo vincere, ma adesso abbiamo la sensazione di un’impresa di nuovo possibile, a portata di mano”.

Da osservatrice esterne, e quindi dotata di obiettività, cosa pensi sia cambiato?
“Dal punto di vista tecnico e tattico non è cambiato granchè perché coach Visconti sta proseguendo sulla linea già tracciata insieme a coach Ferri. Detto questo credo che il mutamento più rilevante e palpabile sia nell’atteggiamento mostrato dalle ragazze nuove. Per quello che ho potuto vedere, al di là dei partitoni prodotti da Beretta contro Crema o Alessandra Visconti a Moncalieri, tutte quante le “new entry” hanno alzato il loro livello di gioco, di attenzione e di concentrazione. Poi, ovviamente, anche l’esperienza maturata in categoria dal nuovo coach, ha un significato importante”.

 Massimo Turconi