Brillante, socievole, curioso, è così che si mostra al telefono Nicolò Dall’Omo, uno dei nuovi arrivati alla Besnatese di mister Stefano Rasini. Un grave infortunio nel 2016 non l’ha fatto desistere dal giocare a calcio, una delle sue grandi passioni, anzi; questo incidente di percorso gli ha fatto vivere un’esperienza unica negli Stati Uniti e ora è tornato più carico ed entusiasta che mai.

Gli ultimi tuoi anni sono stati intensi.
“Non c’è dubbio. Sono un ragazzo molto attivo e tre anni fa, non su un campo da calcio ma mentre facevo skateboard in Spagna, mi sono rotto il perone e il legamento della caviglia. Non ho potuto giocare per circa un anno e il mio recupero è stato piuttosto lento. Ho ripreso, infatti, in Promozione alla Castanese ma facevo fatica ad ingranare. Così mi è arrivata una proposta decisamente allettante: giocare in un college a Miami e insieme seguire un master in Economia. Per me, appena laureato, è stata una grande opportunità e insieme una svolta”.

Com’è stato il tuo anno negli USA? Com’è il calcio lì?
“Sono molto meticolosi e organizzati per quanto riguarda la preparazione atletica e il recupero dagli infortuni e  questa è stata la mia fortuna. Sono stato seguito quotidianamente da uno staff che mi ha permesso di rimettermi in sesto e di riprendere appieno l’attività. Lì sono attentissimi all’aspetto fisico, mentre a livello tecnico e tattico hanno ancora da imparare e il campionato universitario che ho disputato può essere paragonato secondo me alla nostra Promozione. Per vincerlo, però, è un’impresa: dopo la regular season che comincia ad agosto e finisce a dicembre, inizia una lunga serie di scontri ad eliminazione diretta, circa una dozzina, alla fine dei quali solo una squadra accede alle Finals per conquistare il titolo nazionale universitario. Noi di Miami ci siamo fermati al penultimo turno, siamo stati bravi”.

Appena tornato in Italia, non hai perso tempo e hai dato una mano al Fagnano.
“Sì, ho giocato con il Fagnano le due partite di playout e sono contento che si sia salvato. Se lo meritava e ringrazio la società per avermi dato questa opportunità”.

Come mai non sei rimasto e hai scelto la Besnatese?
“Potevo continuare con il Fagnano oppure dire di sì ad una tra Olimpia e Besnatese che mi hanno cercato. Alla fine ho deciso per quest’ultima perchè la Besnatese è un’ottima società, ha un buon progetto, è attenta ai giovani, l’anno scorso si è messa in mostra almeno per metà campionato e in questa stagione ha deciso di alzare un po’ l’asticella non puntando alla sola salvezza. In più, ha un pubblico caldo e che dà sempre una mano ai giocatori e, non ultimo, ho l’occasione di giocare insieme a due cari amici come Brivio e Comani. Sono contentissimo”.

Qual è l’obiettivo stagionale della Besnatese? 
“Penso che con la rosa che abbiamo possiamo puntare alla zona playoff. La difesa è una delle migliori del campionato e noi là davanti daremo il massimo per produrre gioco e gol. Sono molto fiducioso delle prospettive che si apriranno per noi”.

Quali sono le squadre del girone che temi di più?
“Non conosco le milanesi e quindi non mi sbilancio su di loro. Ma per quanto vedo delle nostre, si sono attrezzate benissimo l’Olimpia che ha preso uomini di esperienza, il Morazzone in cui giocano tanti ragazzi che conosco e il Gavirate che ha fatto sul serio. Oltre a loro, però, metto anche la Besnatese che potrebbe essere la rivelazione del campionato”.

Negli ultimi anni, per altro, ad esclusione di Fagnano, le squadre dove hai giocato hanno sempre disputato i playoff o hanno vinto qualcosa. Sei una sorta di amuleto…
“E’ vero! Con la Sestese ho vinto i playoff, con il Legnano mi sono fermato ai playoff, ma comunque li ho disputati, con il Gozzano ho vinto l’Eccellenza, con l’Olimpia ho perso due volte i playoff con la Rhodense e a Fagnano ho vinto i playout. Non finisco mai con la stagione regolare, insomma, ma mi ritaglio qualche soddisfazione in più”.

Che giocatore sei? Come ti descrivi?
“Tecnicamente mi difendo, corro, mi sacrifico per la squadra e adoro fare assist per i miei compagni. Sono un centrocampista offensivo”.

Manca una settimana all’inizio della preparazione (sabato 17). Vacanze finite? 
“Niente vacanze quest’anno, essendo tornato a maggio da Miami. Ho giocato diversi tornei e mi sto già allenando da solo. D’altronde non so stare fermo e amo questo sport. Non vedo l’ora di cominciare la mia nuova avventura con la Besnatese”.

Laura Paganini