casiraghi_magliaGiancarlo Casiraghi, una vita  fatta di calcio, di spostamenti, di sogni, di biglietti solo andata tra Australia ed Emilia Romagna, passando anche per il Piemonte e Lombardia, attraversando categorie diverse dalla promozione alla serie D, fin quando poi, l’ultimo viaggio è valso anche un “ritorno” che lo ha riportato nella terra d’origine. L’attaccante classe ’81, la scorsa estate, ha detto sì alla Nuova Fiamme Oro Ferno e si sta godendo questa stagione in prima categoria.
Tutta colpa di Migliorin, mi ha detto “Ti rimetti in gioco con noi?” Come facevo a dirgli di no…afferma ridendo.

C’è lo zampino del vostro numero uno?
Sì, siamo grandi amici, mi ha sempre parlato bene di Ferno e mi ha convinto a fare due chiacchiere con il presidente, c’è stato subito feeling, molto di più di quanto ne avessi trovato con le altre società, anche di promozione ed eccellenza, che mi avevano contattato nei mesi estivi, ci ha messo poco a convincermi“.

casiraghi_3Dopo quasi tre mesi qui, sei felice della tua scelta?
Felicissimo, davvero, Ferno è una famiglia, c’è ambizione, desiderio e la giusta componente di professionalità, si lavora bene, con mister Minniti poi ho un rapporto bellissimo, lui è preparatissimo e maniacale ed è bravo a far tesoro del tempo a disposizione perchè non dimentichiamoci che due allenamenti post lavoro non permettano certo di provare e riprovare schemi o inventare chissà cosa, si tratta comunque di calcio dlettanti e della prima categoria, ma ha la capacità di abbinare al meglio tutte le componenti che servono“.

A proposito di prima categoria, che te ne pare? Tu hai sempre giocato ad altri livelli…
Mi ha stupito, sono sincero, non mi aspettavo un livello così alto, partendo dal presupposto che io non conosco quasi nessuno di questo girone se non qualche giocatore come ad esempio Chiaia con cui abbiamo giocato insieme ma ci siamo anche scontrati più volte, devo dire che ci si diverte molto“.

Chi è la favorita? E la squadra che ti ha sorpreso di più?
Non posso non dire Solbiatese, ha nomi pesanti che possono risolvere ogni sfida in ogni momento, sorpreso invece direi l’Ispra, noi contro di loro ci abbiamo messo del nostro perchè soprattutto nel primo tempo non siamo scesi in campo, però giocano bene a calcio, mentre pur non avendo ancora incontrato Valceresio e Accademia credo che comunque diranno la loro“.

E in tutto ciò Ferno, che oggi occupa la 4° posizione con 16 punti, dove può arrivare?
Come ho detto Ferno è ambiziosa e fa bene ad esserlo perchè qui ci sono tante qualità e ci sono a mio avviso 3/4 giocatori che non sfigurerebbero assolutamente in categorie superiori, il nostro obiettivo è arrivare a maggio a giocarci qualcosa d’importante, certo c’è tanto da lavorare, stiamo facendo abbastanza bene ma non siamo al top, credo che nel momento in cui crescerà l’attenzione e la consapevolezza soprattutto di alcuni nel cercare anche la giocata risolutiva, allora forse ci avvicineremo al massimo potenziale“.

casiraghi_2Maggio è il futuro prossimo, quanto è distante, invece, il futuro che risponde alla domanda “Cosa farò da grande?”
È la domanda che puntuale arriva ogni estate, anche perchè a 38 anni dopo aver giocato in lungo ed in largo, il calcio non è la priorità assoluta, al momento però l’unica risposta che io sia riuscito a darmi è che mi diverto troppo con il pallone tra i piedi, sono felice come un bambino quando gioco, fisicamente poi sto bene, non sono certo uno di quelli che vorrà chiudere quando non si reggerà nemmeno in piedi ma qualche anno fa avevo detto “Voglio arrivare fino a 40 anni”, vediamo cosa succede. Certo è che appesi gli scarpini non allontanerei questo mondo…il mister? Non lo so, forse non ho abbastanza pazienza, mi incurioscisce di più il talent scout, ma c’è tempo per pensarci“.

C’è il presente ed il presente dice Antoniana dopo la battuta d’arresto con il Bosto.
Penso sia la peggior partita da affrontare dopo un ko, con il Bosto non abbiamo avuto il nostro solito approccio e non siamo neanche stati cinici quando ci siamo creati le occasioni, l’Antoniana è in una situazione difficile, cerca disperatamente punti, noi dal canto nostro sappiamo di non poter sbagliare perchè poi incontriamo Valceresio e Accademia che sono due corazzate che come noi vogliono stare in alto“.

Giancarlo Casiraghi, 38 anni, il sorriso di un bambino e ancora qualche sogno nel cassetto che fa rima con Ferno e con promozione: ha ragione lui, il futuro oltre quella riga bianca può attendere.

Mariella Lamonica