Una mattinata speciale a Calcinate degli Orrigoni per inaugurare il nuovo centro di atletica. A fare gli onori di casa il primo cittadino di Varese, Davide Galimberti, che ha lasciato l’onore del taglio del nastro al campione olimpionico Stefano Baldini. Poi, al termine della cerimonia, la corsa in pista insieme.
“Voglio ringraziarvi tutti per essere qui così numerosi – ha esordito Galimberti -. E’ una giornata bellissima per lo sport varesino ma anche nazionale. Il nostro è un impianto sportivo importante per tutta la città e per il movimento provinciale. Un bel momento per chi pratica questo sport e per tutti noi che siamo qui e che abbiamo l’onore e il piacere di avere Stefano Baldini che ha tagliato il nastro. Ora l’obiettivo di chi si allenerà è di fare bene… almeno quanto lui. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione”.

Ha le idee chiare come quando era in pista Stefano Baldini: “E’ un onore e un piacere poter inaugurare un campo come questo. Ora la responsabilità più grande è quella di farlo usare. Questo campo dovrà essere una scuola di vita per tutti coloro che si alleneranno e cresceranno migliori. Grazie Varese, e posso assicurarvi che verrò a trovarvi per una corsa e per controllare che il campo sia tenuto bene come lo vedo oggi”.

Soddisfatto Andrea Civati, assessore ai lavori pubblici: “Nonostante le difficoltà ci abbiamo creduto sempre è oggi è un piacere vedere quello che siamo riusciti a fare. Un manto moderno, abbiamo rinnovato l’impianto di illuminazione e gli spogliatoi. I lavori su questa struttura non si fermano qui, ora vogliamo continuare a investire nello sport e a breve inizieremo dal campo da calcio qui vicino”.

Pista CalcinatePresenti anche l’assessore allo sport Dino De Simone, “questo campo è un luogo comune che va messo nel cuore di ognuno di noi. È un punto nevralgico di aggregazione tra i giovani che sognano e si allenano e i più anziani che vengono qui a passare il tempo libero“, e il vice sindaco Daniele Zanzivenivo qui ad allenarmi per preparare la maratona di New York, questo campo è quindi molto significativo per me, come lo era il Prof. Arcelli. Sono felice che il rettifilo gli sia stato intitolato. Per chi segue da sempre il Varese Calcio sa benissimo che il casino organizzato di Fascetti di inizio anni ’80 è merito suo. Quel Varese correva grazie ad Arcelli che fu maestro anche in quel settore“. Con loro anche Alberto Sorbini di Enervit che per più di quaranta anni ha visto impegnato nello staff proprio Enrico Arcelli.

Toccante il ricordo della vedova Angela, presente con i figli Francesca e Marco e con i nipotini Federico, Filippo e Flavia: “La capacità più grande di mio marito era quella di riuscire sempre a prendere il buono da ogni persona e di riuscire sempre ad esaltarlo. I miei nipoti sarebbero stato orgogliosi di lui e avrebbero dovuto goderselo un po’ di più”.

Circa 3milioni di euro di intervento che in sostanza ha previsto la realizzazione del nuovo “rettifilo coperto” per gli allenamenti al chiuso, completo di quattro corsie da 60 metri, il salto in alto, il salto in lungo e salto con l’asta. È stata inoltre rifatta la pavimentazione sportiva della pista all’aperto da sei corsie e delle pedane per salti e lanci. Sono stati sostituiti gli apparecchi di illuminazione della pista con fari a led e sono stati riqualificati gli spogliatoi degli atleti con lavori di rifacimento degli impianti elettrici e idrico-termico-sanitario.

Michele Marocco
(Foto Blitz Angelo Puricelli)