La Virtus Roma torna in serie A dopo qualche anno di purgatorio in A2 e al timone c’è Piero Bucchi, una vecchia conoscenza del nostro basket. Altrettanto non si può dire della formazione che di vecchie volpi ne ha una sola, ma di livello assoluto: Jerome Dyson. Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa con tanto di titolo di MVP per il play che dà del tu al canestro con le sue giocate e oggi, a 32 anni compiuti, viaggia ancora a 14,6 punti e 4,1 assist a gara per lui che è il leader di questa Virtus.
L’altro leader in campo è l’ex canturino Davon Jefferson, pivot dal grilletto facile e mai sotto i 17,6 punti e gli 8,8 rimbalzi di media nelle ultime 4 stagioni. Giostra anche nel ruolo di ala forte, è anche un buon difensore e forma un ottimo asse col già citato Dyson.

Insieme a loro ci sono due assolute sorprese: il ceco Kyzlink e Amar Alibegovic. Il primo arriva da un anno di inattività a Venezia preceduto da una positiva annata in A2 a Siena. Oggi l’esterno ceco viaggia a 14,2 punti col 41% da 3: assolutamente niente male per un giocatore mai testato a questi livelli. Il secondo è figlio dell’indimenticato Teoman (visto con maglie Fortitudo Bologna, Trieste e Udine) e a 24 anni è esploso facendo riporre alla Virtus i propositi di sostituire l’americano Moore (solo 2,4 punti in 10′ per lui). Partito da quella fucina che è la Stella Azzurra, dopo 4 anni a St. John’s con spazi alterni, lo sbarco alla Virtus in A2 con 7 punti di media e l’esplosione di quest’anno al piano superiore: fin qui 9 punti col 43% da 3 e 6,4 rimbalzi per un giocatore molto promettente e dotato di un fisico assolutamente interessante.

A completare il quintetto l’altro USA Buford: ala arrivata per sostituire Flatten che non ha superato le visite estive e reduce dal titolo di MVP del The Tournament – torneo estivo più remunerato d’America –, produce 11,4 punti con una mano torrida dai 6,75 come testimonia il suo attuale 47%. Sesto uomo è Baldasso, mentre Pini e Rullo si dividono gli ultimi minuti importanti in rotazione. L’ala centro uscita da Reggio Emilia sta dimostrando una crescita e una maturità che gli consentono di tenere bene il campo in 17′ di utilizzo medio, mentre l’ormai esperta guardia di Lanciano dà sostanza e tiro da fuori nei 14′ in cui è in campo.

 

OCCHIO A…. TOMMASO BALDASSO (foto da FB Virtus Roma)
In questa serie A e in questi ultimi anni è difficilissimo trovare chi dà spazio ai nostri giovani. Va dato merito a coach Bucchi di ciò con il già citato Alibegovic, ma anche con Tommaso Baldasso. Una rarità vedere un regista italiano stare in campo quasi 26′ a gara. Ancora di più se il soggetto è nato nel ’98 ed ha 21 anni. Beh, Tommaso se li merita tutti.
Dotato di una solida etica del lavoro nonché ragazzo serio, è giocatore che è cresciuto nel corso di questi anni. Con le Nazionali giovanili dall’Under 14 (ha vinto il bronzo all’Eurpeo Under 18), Baldasso ha esordito giovanissimo nel basket senior: nella stagione 2014/15 in Serie C con Moncalieri. L’anno dopo è Serie B e ha affrontato la Robur Varese in un’annata chiusa ad 11 punti di media e 1,7 assist. Da qui il salto alla serie A2 con il prestito triennale proprio alla Virtus Roma: ha giocato 3 anni sempre oltre i 20′ di media a gara e con almeno 7 punti e 2 assist di media a gara. Quest’estate il rinnovo per altri 3 anni con la squadra della Capitale e un inizio di stagione da 7 punti col 33% da 3 e 2,1 assist a gara. State certi che ne sentiremo parlare ancora per un bel po’ di questo ragazzo nativo di Torino.

Matteo Gallo