Andrea Schina è uno dei difensori più forti del campionato e in estate ha detto sì a Varese dove ha ritrovato tanti ex compagni, con i quali ha vinto due Coppa Italia e un campionato al Milano Rossoblù, e anche coach Massimo Da Rin di cui ha grande stima.

Come ti trovi a Varese?
“Abito vicino al centro e apprezzo molto la città. Qui sto bene, ho tanti amici con cui ho vinto parecchio negli anni scorsi e mi sono ambientato senza problemi. Sono fuori casa da quando ho 18 anni, grazie all’hockey ho abitato in diverse città e Varese mi piace. Inoltre, è vicina a Milano e mi permette di frequentare l’ultimo anno di “Statistica” in Bicocca; tra poco comincerò a pensare alla tesi e l’anno prossimo mi laureerò”.

Sei soddisfatto del tuo contributo in pista?
“Abbastanza. Sono infatti consapevole di poter fare meglio e poter dare di più. In particolare, potrei prendermi più responsabilità sui tiri ed essere più preciso nelle conclusioni. Lavoro molto su questo aspetto e spero di migliorarmi con il tempo”.

Nell’ultimo periodo Varese ha raccolto poco in termini di risultati. L’ultimo ko è arrivato ieri sera a Torre Pellice. Che cosa succede?
“Siamo un po’ meno concreti sotto porta, ma non penso ci sia da preoccuparsi. Siamo un gruppo affiatato e siamo consapevoli della nostra forza e di avere in noi la capacità di reagire e di rialzarci presto. Qualche momento no, purtroppo, può capitare all’interno di un campionato”.

L’esperienza non ti manca, anche ad alti livelli.
“Mi sono innamorato di questo sport da piccolissimo e ho iniziato a giocare a Torino a soli 5 anni. Ero bravo a pattinare all’indietro e i miei primi allenatori mi hanno messo a fare il difensore. Sono rimasto nel Real Torino per tutto il settore giovanile, ho vinto un campionato Under 18 in un’epica finale contro Brunico e ho esordito in A2 con la prima squadra. Sono poi passato a Torre Pellice dove mi sono ritagliato un buon spazio in Serie A e ho avuto molte chance di crescere, di sbagliare e di prendermi delle responsabilità”.

Poi il salto a Milano.
“Il primo anno e il primo successo in Coppa Italia contro Gardena è stato favoloso. L’anno successivo abbiamo replicato e abbiamo vinto anche il campionato. Eravamo un gruppo molto unito, proprio come qui a Varese dove sappiamo di avere tutte le carte in regola per scrivere una pagina importante”.

Nel tuo curriculum compare anche la Nazionale.
“In azzurro ho giocato le Universiadi nel 2013, è stato il mio primo vero torneo internazionale e siamo stati eliminati ai quarti di finale dagli USA che avevamo battuto nel girone. Ho partecipato all’Eurochallenge in Polonia con la nazionale senior, a qualche raduno e ad alcune partite estive, ma credo che ormai quel capitolo sia chiuso. In ogni caso, sono riuscito a realizzare il mio sogno di arrivare a vestire la maglia dell’Italia”

Laura Paganini