L’ottimismo di Altomonte, biglietti aerei in tasca per arrivare domani a Varese pronto a chiudere l’accordo per l’acquisizione del Varese Calcio, ha subito un brusco arresto: “Alle 19:40 mi ha chiamato Benecchi dicendomi che aveva qualche problema nel sottoscrivere nella sua totalità l’accordo – ci ha detto l’imprenditore di Reggio Calabria -. La cosa in questo momento non si può fare, mi ha detto. Ci risentiremo più avanti”.
Il numero uno del Varese si rende conto che non esiste un… più avanti? La squadra ha ripreso a giocare solo sulla base delle garanzie, anche concrete con esborso di denaro, del gruppo di Altomonte, una ritirata potrebbe far sospendere nuovamente tutto. Inoltre, il 19 marzo, è in calendario l’udienza in Tribunale per l’istanza di fallimento richiesto dalla Macron: 60mila euro o si chiude. Cosa intende Benecchi per… più avanti?

Facciamo chiarezza, snoccioliamo anche un po’ di numeri. Il debito stimato del Varese è di circa 700mila euro. I nuovi acquirenti ne hanno circa 150mila da mettere immediatamente sul piatto della bilancia per far ripartire la macchina Varese Calcio. Fatta qualche transazione, il gruppo di Altomonte è pronto a sanare un altro 50% del residuo (circa altri 200mila euro), chiedendo a Benecchi garanzie per coprire la restante parte (circa 250mila euro). Che il problema di Benecchi sia quello non poter fornire le garanzie necessarie per rientrare di questi debiti?

Interpellato il presidente del Varese Benecchi, con la sua solita calma ed educazione, ci ha detto: “La trattativa non è saltata, è stata solo spostata di qualche giorno. Penso che riusciremo a chiudere nei tempi che ci siamo prefissati (domani ndr). Qualche altra valutazione da fare e chiudiamo”.
Sinceramente fatichiamo a capire cosa ci sia ancora da valutare dopo che la proposta fornita da Altomonte è sul tavolo di Benecchi praticamente da venerdì scorso. Se Benecchi non può fornire garanzie per rientrare della sua parte di debiti nei prossimi mesi come può pensare di trovare 60mila euro immediati per evitare il fallimento tra 14 giorni?

Qualcosa non torna. Altomonte è allibito: “Una proposta come quella che abbiamo fornito noi per salvare una squadra che era già morta ed una società che lo sarà tra due settimane, penso che sia più che allettante. Evidentemente non lo è per Benecchi. Non siamo e non saremo noi a far saltare il tutto, il conto è già pronto con i fondi necessari per partire, ma per fare l’accordo bisogna essere in due“.
Domani sarà a Varese? “I biglietti li ho, la squadra mi aspetta, ci ho messo la faccia e continuo a metterla, spero che la notte porti consiglio a Benecchi”. Anche Benecchi, alle partite, continua a mettere la faccia, ma la soluzione non arriva.

Michele Marocco