Con il trionfo finale in gara 2 sotto la pioggia di Monza domenica scorsa, Alessio Rovera ha messo in cassaforte il terzo titolo tricolore personale di una carriera in continua evoluzione e dai numeri sempre più eloquenti. Il 24enne pilota varesino si è laureato Campione Italiano GT Sprint 2019 all’esordio nella serie tricolore promossa da ACI Sport e al volante della Mercedes-AMG GT3, con la quale si è dimostrato competitivo fin da inizio stagione insieme al team Antonelli Motorsport e al compagno di squadra Riccardo Agostini. Un adattamento immediato alla potente GT tedesca più volte confermato anche in condizioni da bagnato e che continua la “tradizione” inaugurata nel 2013.
Ad appena 18 anni in quella stagione Rovera vinse il suo primo titolo tricolore in monoposto, al primo tentativo nella Formula ACI-CSAI Abarth. Fu un campionato chiuso matematicamente in anticipo a Misano e poi festeggiato a Monza il 20 ottobre, la stessa data di quest’anno. Il secondo titolo è invece arrivato nella Carrera Cup Italia al volante della 911 GT3 Cup al secondo anno nel monomarca di Porsche Italia nel 2017, sempre sull’autodromo brianzolo, all’ultima gara e tra pioggia e asciutto come accaduto domenica scorsa.

Il rapporto con la pista considerata di casa è dunque davvero speciale per il giovane driver varesino, che in stagione ha dovuto superare anche alcune situazioni avverse e credere nella rimonta fino alla fine, in particolare dopo il doppio ritiro occorsogli a Imola in giugno. I numeri parlano per lui e la squadra: nelle otto gare del Campionato Italiano GT Sprint Rovera ha messo a segno tre vittorie (Vallelunga, Mugello e Monza), due secondi posti e un quarto, annullando completamente lo sfortunato weekend di Imola, quando a fermare lui e Agostini furono soltanto una foratura e un inconveniente alla sospensione. In più, per Alessio sono arrivate anche due pole position (Mugello e Monza) su quattro qualifiche e il giro più veloce in gara 2 al Mugello. Da numeri e palmares arrivano conferme delle spiccate doti velocistiche e di adattamento a ogni tipologia di situazione (spesso la pioggia è stata protagonista anche in qualifica quest’anno), oltre che di vettura.

Parallela alla serie Sprint, Rovera ha disputato anche quella Endurance del Campionato Italiano GT ed è stato protagonista di alcune apparizioni nell‘International GT Open, sempre sulla Mercedes-AMG GT3. Nelle gare di 3 ore del Tricolore GT Endurance a lui e Agostini si è aggiunto il gentleman driver russo Alexander Moiseev. L’equipaggio dell’Antonelli Motorsport, iscritto nella classe Pro-Am, ha concluso ottavo in campionato con un terzo posto (guarda caso sul podio di Monza), una pole position (Misano) e il giro più veloce di Alessio al Mugello. Uno score che il campione varesino ha impreziosito risultando per ben tre volte su quattro il più veloce nel suo turno di qualifica (Monza, Misano e Mugello).

Poco fortunato l’esordio nell’Internationale GT Open, in questo caso in equipaggio con Daniel Zampieri. Dopo l’ottimo secondo posto conquistato nel primo weekend sul podio di Le Castellet a fine aprile, la stagione europea si è tremendamente complicata a Hockenheim il mese dopo, quando la Mercedes condotta in quel momento proprio da Alessio è stata speronata da un’auto rivale, che l’ha centrata arrivando lungo alla staccata nel punto più veloce del circuito tedesco.

Da neo-Campione Italiano GT Sprint, per Rovera è tempo di fare il bilancio del suo 2019: “Sono molto soddisfatto di quanto dimostrato all’esordio su un’auto nuova e in una nuova categoria. Mi sono immediatamente trovato a mio agio e ho preso subito il ritmo. Aver corso in passato con una macchina impegnativa in Carrera Cup mi ha senza dubbio agevolato nello scoprire la guida della Mercedes. Il titolo tricolore gratifica una stagione vissuta costantemente ai vertici e l’abbiamo festeggiato nel migliore dei modi a Monza con tutta la squadra. Inoltre sono contento di aver esordito nel GT Open. Ho avuto la possibilità di correre su piste estere come il Paul Ricard, il Red Bull Ring e per la prima volta Hockenheim. In generale, il bilancio è più che positivo aldilà del terzo Tricolore. Essere campione italiano, però, aggiunge e cambia sempre qualcosa, se non altro perché fa curriculum e può cambiare le prospettive. A breve inizieremo a programmare il 2020. E’ presto per i dettagli, ma sono sicuro che torneremo forti dell’esperienza, delle vittorie e dei momenti più complicati vissuti quest’anno e con quel pizzico di convinzione e di consapevolezza in più che derivano da un titolo del genere”.

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