L’obiettivo 200 presenze con la maglia della Varesina era a portata di mano ma, come solo i grandi sanno fare al momento giusto, Alessandro Albizzati ha deciso di appendere le scarpe al chiudo. Una carriera praticamente tutta targata rossoblu, una maturità calcistica con il sodalizio di Venegono che lo ha portato a raggiungere la Serie A dei Dilettanti.
Nella sua frase di chiusura del post su Facebook in cui annuncia il ritiro c’è tutta l’essenza di Alessandro: “Ricordatevi di mettere il cuore in ogni cosa che fate…”. Ottimo calciatore, grande uomo, il mondo del pallone ti aspetta.

Michele Marocco

 

Il saluto di Albizzati sul suo profilo Facebook

GRAZIE
Grazie in primis a mamma e papà che con enormi sacrifici hanno contribuito in maniera fondamentale a realizzare il mio percorso calcistico.
Grazie a tutti i compagni, allenatori ed addetti ai lavori, che hanno condiviso con me tutti questi anni, da tutti voi ho imparato qualcosa.
Grazie alla famiglia Varesina, perché prima di una squadra, una società, la Varesina è una famiglia.
Grazie alla famiglia Di Caro che mi ha accolto come come fossi loro figlio sin dal primo istante.
Grazie a mister Spilli che per me sarà sempre “bomber”, sei stato il mio capitano e io poi sono diventato capitano della tua squadra, un sogno… spero di non averti mai deluso nonostante i molti errori che ho fatto, sono stati 8 anni emozionanti che mai dimenticherò.
Grazie a Max e Teo, amici, compagni ma soprattutto fratelli. Un viaggio meraviglioso, iniziato 15 anni fa e che proseguirà per sempre, uno affianco all’altro e mai smetterò di ringraziarvi.
Grazie a mia moglie Vale e alla mia piccola peste per avermi supportato e sopportato nei momenti difficili.
Grazie a Luko anche se non mi facevi le diagonali, non tornavi mai in fase difensiva e mi facevi rosicare.
Grazie Varesina Calcio, è stato un onore.
Ricordatevi di mettere il cuore in ogni cosa che fate… Forza Varesina

 

Il saluto sulla pagina Facebook ufficiale della Varesina

GRAZIE CAPITANO
Dopo oltre 180 presenze in campionato con la maglia della Varesina, molte delle quali con la fascia di capitano, il nostro pilastro Alessandro Albizzati ha deciso di chiudere la carriera da giocatore.
La società ringrazia di tutto cuore Alessandro, che ha saputo incarnare in ogni singola gara e in ogni momento di allenamento, quei valori a cui tanto aspira la società della famiglia Di Caro. Passione, Cuore, Resilienza.
L’uomo che ha saputo erigere uno scudo difensivo efficace per tanti anni nella difesa rossoblu, capace anche di buttarsi in avanti e colpire con gol decisivi.
Uno dei leader nello spogliatoio e in campo, un esempio positivo, sempre e comunque.
Grazie Ale, per ogni singola goccia di sudore versata per questa maglia, per ogni singolo momento in cui abbiamo gioito, sofferto, lottato e conquistato insieme.
Alessandro resterà sicuramente vicino alla società come “ambasciatore” del mondo Varesina.
GRAZIE DI AVER SCRITTO INSIEME LA NOSTRA STORIA

 

Il saluto dell’amico e compagno di tante battaglie Massimiliano Di Caro sul suo profilo Facebook

Estate. Caldo. Primo ritiro con i grandi a Castelletto Ticino. Serie D. Ho 17 anni, sono il più piccolo dentro quello spogliatoio fatto di giocatori veri, ma con la mia fascetta nei capelli e le mie Mizuno bianche strette strette, cerco di farmi notare correndo come un matto, provando a vincere la timidezza e quella strana sensazione di solitudine. Verso la fine di quel ritiro, un giorno, un ragazzone con la testa rasata e un sorriso smagliante entra in quello spogliatoio, così, all’improvviso.
Scopro che abita vicino a me e che ha già la macchina. Iniziamo ad andare insieme agli allenamenti, abbiamo un amore viscerale per il calcio, una passione sfrenata per la Playstation e ci piace parecchio mangiare. Diventiamo amici, ma penso che magari, finito quell’anno, le nostre strade si perderanno e che probabilmente ci perderemo un po’ di vista.
Invece andiamo in vacanza insieme e anche quando le strade calcistiche si dividono, l’amicizia resta.
Forse è un’amicizia vera, penso… quella che cerchi tutta una vita, che diventa un legame fraterno. Puro. Senza invidia. Fatto di bene.
Così sarà.
Ringrazio il calcio, per avermi dato la possibilità di conoscerti. Per avermi dato il privilegio di perdere, di lottare e infine di vincere al tuo fianco. Dando sempre il massimo, cercando di superare i nostri limiti. Giocando ad ogni ora del giorno, a casa, in spiaggia, in campo; ricordi indelebili, netti, conditi da risate, schiaffetti sul tuo collo paffuto, lacrime, delusioni, gioie.
Ti ringrazio, amico mio, perché sei una persona per bene, leale, sincera e con un cuore grande, infinito.
Perché sei BUBA. E BUBA per me significa tutto questo.
Meriteresti 100 partite di addio, 1000 articoli, 100.000 persone ad applaudirti, un altro milione di colpi di testa, Capitano!
Buon ritiro, amico mio!