“Se non sei qui per vincere o, comunque, lottare fino all’ultima goccia di sudore, sei nel posto sbagliato”. Flavio Suardi, dirigente operativo di Varese Basket Femminile per descrivere la situazione della sua squadra al giro di boa tra andata e ritorno fa ricorso ad un’espressione famosa in uso tra i mitici New York Knicks anni ’70.
Una frase con cui il dirigente varesino intende lanciare un messaggio chiaro e netto al suo gruppo: “Qui – dice in tono deciso Suardi – non si molla di un centimetro e nessuno tra dirigenti e staff tecnico farà un passo indietro. Anche se la situazione di classifica è deficitaria. Anche se prospettive, ambizioni e speranze cullate all’inizio della stagione erano altre e di ben diverso tenore. Per questa ragione vogliamo, anzi, pretendiamo che il gruppo-squadra abbia lo stesso atteggiamento e da qui alla fine del campionato scenda in campo per affrontare le partite che mancano come se non ci fosse un domani. Lottare sempre, restare sempre sui binari, essere sempre unite: questo è il comportamento che, al di là delle considerazioni tecniche, vorremmo sempre vedere da parte delle nostre ragazze”.

Già, le considerazioni tecniche: che idea ti sei fatto a proposito della prima parte di campionato?
“E’ chiaro ed evidente che il nostro bilancio alla fine del girone d’andata sia deludente e inferiore a ciò che ci aspettavamo. L’avvio “da paralisi”, con ben otto sconfitte consecutive, è stato davvero duro da metabolizzare, in particolare per un gruppo che aveva stradominato gli ultimi due campionati di serie B. Confrontarsi con le sconfitte, con il loro significato e con le reazioni che esse innescano non è mai facile e noi durante le prime settimane, sotto il profilo mentale, abbiamo certamente pagato anche questo aspetto. Poi, poco alla volta, abbiamo cominciato a capire i “segreti” della serie A2. Non solo quelli tecnici o tattici che in fondo, senza voler banalizzare, sono quelli più facile da carpire. Ma soprattutto i segreti, ovvero i modi di operare di un campionato che in termini di competitività, organizzazione, struttura societaria, tempo da dedicare, attenzione a mille aspetti rappresenta un quadruplo salto in avanti rispetto alla serie B. Capite queste cose la squadra ha iniziato a muoversi meglio dentro e fuori dal campo. E’ innegabile che nella seconda parte dell’andata le ragazze abbiano fatto molto meglio sia per risultati ottenuti, sia per l’ottimo atteggiamento messo in mostra. Abbiamo battuto in casa Udine, squadra di alta classifica, vinto in trasferta a Milano e, note di grande rammarico, abbiamo gettato al vento almeno tre grandi occasioni. Tre gare che, già praticamente vinte, ci siamo fatti sfilare dalle mani per colpa di quelle piccole, grandi incongruenze che caratterizzano la nostra squadra: gioventù, scarsa esperienza di gestione a questi livelli, irrimediabili black-out mentali e così via. Sei punti che, li avessimo oggi, farebbero tutta la differenza tra un campionato tranquillo e, invece, l’ansia del nostro quotidiano”.

Cosa valuti il percorso fatto dalle giocatrici? C’è qualcuna che manca al tuo personale appello?
“Mi astengo dal fare considerazioni sulle singole giocatrici e, allo stesso tempo dico che il percorso è ben evidenziato dai numeri: 2 vinte e 13 perse. Così, aggiungo, in vista del girone di ritorno mi aspetto che tutte le giocatrici diano qualcosa di più e di meglio perché, come sottolineato più volte dallo staff tecnico, Varese non ha una-due giocatrici in grado di essere  trascinatrici, di essere i fari nei momenti bui o cruciali delle partite. La nostra è una squadra che vuole avere responsabilità diffuse. La nostra forza è nel gruppo e, o dovrebbe essere, nella sua capacità di proporre protagoniste diverse per ogni occasione. Purtroppo, per quello che si è visto finora, all’appello decisivo, o nei possessi “caldi” qualcuna è sempre mancata ed è su questo aspetto, che è mentale e tecnico, che dovremo lavorare sempre più forte perché sono convinto che questa squadra valga molto, molto più di quanto non facciano pensare i quattro punti attuali. Aver messo a lungo in difficoltà anche gli squadroni deve essere motivo per alzare il nostro livello di serenità, di sicurezza, di fiducia l’una nell’altra e, più in generale, nel “sistema”. Io, questa fiducia nelle giocatrici, nello staff tecnico, nel clima di lavoro in palestra non l’ho persa. Anzi, tutt’altro e – conclude Suardi -, sono convinto che già dalla trasferta durissima in programma a Villafranca se ne vedranno i risultati positivi”.

 

RISULTATI QUINDICESIMA GIORNATA
Varese-Albino 57-65
Sanga Milano-Udine 50-65
Val Bruna Bolzano-Carugate 52-60
San Martino-Ponzano 68-54
BC Bolzano-Moncalieri 60-91
Villafranca-Vicenza 61-41
Castelnuovo S.-Costa Masnaga 47-67
Crema-Marghera 68-47

CLASSIFICA
Villafranca, Costa Masnaga 26; Crema 24; Moncalieri 22; Castelnuovo, Udine 20; Vicenza, BC Bolzano 16; Marghera 14; Carugate 12; Sanga Milano, San Martino 10; Ponzano, Albino 8; Valbruna Bolzano, Varese 4.

SEDICESIMA GIORNATA
Sabato 19/1

ore 20.30
Villafranca-SCS Varese
Ponzano-Milano
Carugate-Moncalieri
San Martino-Val Bruna Bolzano
Albino-Marghera
Castelnuovo-BC Bolzano
Costa Masnaga-Crema
Vicenza-Udine

 Massimo Turconi