Tifosi_KielcePubblico_Lanxess_ArenaPubblico_Lanxess_ArenaAlle finali della Velux Cup, la Champions League della pallamano, non ci si deve stupire di niente.

Nemmeno di vedere il Barcellona, che di coppe ne ha vinte nove e non è certo a corto di esperienza, uscire in semifinale dopo essere rimasto in vantaggio di 7 gol fino a metà del secondo tempo. Battuto per 29-27 da un indomito Vardar Skopje che vuole riprovarci dopo aver già vinto la Velux Cup nel 2017.

Nella finale di oggi i macedoni dovranno vedersela con gli ungheresi del Veszprém che ieri hanno superato per 33-30 il Kielce (Polonia).

LE PARTITE – Alla Lanxess Arena di Colonia, in un tripudio di suoni e colori, sono magiari e polacchi a inaugurare la Final4. Comincia forte il Veszprém (4-0) che dà l’impressione di poter fare un sol boccone degli avversari, ma non è così. Del resto in questa manifestazione capita raramente di vedere partite a senso unico. Il Kielce, più veloce, aggiusta la difesa, colpisce in contropiede e passa in vantaggio con Fernandez (9-8) senza però prendere il largo. Si va al riposo sul 13-13 e la partita rimane in bilico fino a metà del secondo tempo quando i polacchi, in inferiorità numerica, incassano tre reti di fila giocando con l’extra-player, ovvero attaccando senza portiere. Un suicidio tattico che si vede sempre più frequentemente sui campi di pallamano.

Il Veszprém vola sul 24-20. Il Kielce si rifà vivo (28-26), ma i magiari lo affossano con l’impressionante Nenadic (12/14 al tiro). Gli ungheresi possono continuare a sognare il primo titolo dopo tre secondi posti (2002, 2015, 2016).

Sotto i riflettori vanno Barcellona e Vardar per dar vita alla seconda semifinale. Per una decina di minuti i macedoni “tengono”, poi gli spagnoli prendono il largo e dal 7-6 allungano con le reti di Gomez Abello fino ad andare al riposo sul 16-9.

Da una parte il dinamismo degli spagnoli, dall’altra la staticità dei macedoni. Non c’è partita e a metà del secondo tempo il Barcellona, in vantaggio per 19-12, sembra avere la finale in tasca.

Forse a tradirlo è proprio questa presunzione. Fatto sta che nell’ultimo quarto d’ora le cose cambiano. Il Vardar, che pareva già sepolto, rinasce. La squadra di Skopje si riporta sotto (26-23 per gli iberici al 50′) trascinata dal gigantesco Kristopans. Il pubblico macedone e quello neutrale vanno in visibilio, entusiasmo che contagia anche gli arbitri lettoni Licis e Sondors, non proprio teneri nei confronti del Barcellona.

Nel Vardar si sveglia anche Dibirov, ala che il 13 giugno l’Italia si troverà di fronte nel match del PalaYamamay contro la Russia. Pareggio e sorpasso (27-26 al 58′) sono cosa fatta: vince il Vardar che va in finale.

 

OGGI – Alle ore 18 Vardar e Veszprém lotteranno per salire sul tetto d’Europa. In Italia si potrà seguire l’incontro sul web tramite ElevenSports che lo trasmetterà in diretta streaming.

 

Sergio Luoni